Il mese scorso una donna americana in vacanza a Malta aveva creato indignazione internazionale dopo aver affermato di aver avuto bisogno di un aborto per motivi medici e, secondo il suo racconto, aver ricevuto il rifiuto della sanità locale di potr fare l'aborto. A Malta, infatti, le leggi sull'interruzione di gravianza sono - per fortuna della vita dei nascituri e delle donne - molto restrittive.
Ora, però, i medici maltesi hanno svelato alcuni particolari per far comprendere come si sta trattata, in realtà, di una fake news. La donna, infatti (la storia risale a giugno del 2022, ma il racconto al mese scorso), era incinta di 16 settimane e iniziò improvvisamente a sanguinare. Nonostante la somministrazione di alcuni farmaci per prevenire l'aborto spontaneo le sue acque si ruppero e la placenta si staccò. Pur essendo il bambino nato ancora vivo - ma purtroppo per poco - la donna sostiene ora di aver ricevuto un diniego per l'aborto e di essere stata quindi messa in pericolo dalla sanità locale.
I professori e medici, in particolare del dipartimento di maternità e ginecologia dell'ospedale Mater Dei, hanno però testimoniato, spiegato che il bambino poteva avere speranze di sopravvivenza e la donna non sarebbe mai stata, in nessun momento, in pericolo di vita. «Non appena si rompono le acque diamo antibiotici per via endovenosa- hanno spiegato - e quando si rompono, le membrane si sovrappongono e chiudono lo strappo».
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