Dagli USA arriva l’ennesima notizia che conferma che ormai la libertà di parola è valida solamente se si esprimono idee in linea con il pensiero unico attualmente dominante, perché nel caso contrario si è “intolleranti” e quindi censurabili o addirittura perseguibili. In questi giorni un'università di New York ha infatti sospeso uno studente dai suoi corsi obbligatori per aver pubblicato dei video su Instagram che esprimevano idee conservatrici e che riaffermavano la distinzione biologica tra i due sessi.
La State University of New York (SUNY) Geneseo ha inviato un'e-mail allo studente Owen Stevens, affermando che i suoi video "mettono in discussione" la sua capacità di "mantenere un ambiente scolastico che protegga il benessere mentale ed emotivo di tutti i [suoi] studenti". Secondo una copia della sospensione di Steven ottenuta dal The Daily Wire, lo studente rimarrà sospeso e non potrà partecipare ai corsi fino a quando non avrà completato un "piano di riparazione". Tale piano include la rimozione dei suoi video da Instagram, la riduzione della sua presenza sui social media e la partecipazione a corsi di formazione autorizzati dalla scuola. L'università afferma che Stevens ha violato la dottrina dell'inclusività della scuola, che richiede agli insegnanti di promuovere "una comunità universitaria diversificata e caratterizzata dal rispetto reciproco per i talenti e i contributi unici di ogni individuo". Decisioni di questo tipo fanno pensare che siamo realmente arrivati a quel momento prefigurato da Chesterton in cui “sguaineremo le nostre spade per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”.
Fonte: The Daily Wire