Spesso gli obiettori di coscienza all'aborto vengono perseguitati da chi vorrebbe privarli della loro libertà fondamentale di non prendere parte a tali pratiche. Eppure, il diritto all'obiezione dovrebbe essere esteso anche alle spese abortive da parte dei contribuenti. Così riflette Silvana De Mari: «L'assistenza sanitaria nazionale deve essere gratuita per le necessità. Mentre l'interruzione di gravidanza è appunto volontaria. Partecipare o meno alla spesa per un gesto che è l'eclissi della ragione è una scelta etica e religiosa che lo Stato non può imporre».
Fonte: La Verità