«La protesta è clamorosa per tre motivi. Primo: per la prima volta in Italia scioperano le scuole paritarie. Secondo: a incrociare le braccia non sono gli insegnanti, bensì i gestori, i datori di lavoro che garantiscono lo stipendio di oltre 30mila docenti della scuola pubblica paritaria. Terzo: lo sciopero è indetto dai superiori degli istituti cattolici». Padre Luigi Gaetani, presidente della Conferenza Italiana Superiori Maggiori, spiega: «Siamo consapevoli che si tratti di una misura clamorosa e anche virtuale data la situazione, ma vogliamo rimarcare che anche noi paritarie siamo scuola pubblica così come riconosciuto dalla legge 62/2000, la Legge Berlinguer. E dobbiamo chiedere che vengano riconosciuti dei diritti fondamentali che sono costituzionali». E dal Ministero dell'Istruzione pare non vi sia ancora alcuna risposta alle richieste delle paritarie.
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana