In Scozia, dei genitori hanno protestato contro l'organizzazione di un evento scolastico per bambini con una Drag Queen, che sui suoi profili social avrebbe un elevato numero si post sessualmente espliciti ed avrebbe anche ammesso di avere avuto recentemente problemi di dipendenza. Ebbene, il parlamentare Mhairi Black pare li abbia accusati di "omofobia" per il solo essere contrari a questo evento. Ma possibile che se una Drag Queen va a veicolare a dei bambini i contenuti dell'ideologia gender - come ad esempio che potrebbero essere "nati nel corpo sbagliato", che si possa essere maschio, femmina o persino "altro" indipendentemente dal proprio sesso, che si possa avere "genitori" dello stesso sesso - i genitori non possano avere voce in capitolo? Possibile che debbano essere succubi e muti mentre qualcun'altro "educa" i loro figli (con teorie negate dalla scienza, oltre che dannose alla loro crescita)? No. Protestare contro il gender nelle scuole non è omofobia, non è discriminazione, è tutela dei bambini. Rispetto, dunque, per tutti, ma sia rispettata anche la priorità educativa dei genitori.
Fonte: LifeSite News