La Presidenza del Consiglio dei ministri entro il 2 aprile prossimo deve rivedere "con un provvedimento specificamente motivato" il decreto del 2 marzo scorso nella parte in cui prevede la sospensione automatica della didattica in presenza delle scuole di ogni ordine e grado nei territori compresi nelle cosiddette "aree rosse".
A riportare la notizia è l'agenzia Agi. È quanto stabiliscono - si legge su Agi - le due ordinanze con le quali il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di studenti e genitori minorenni convinti che "la scuola non dovrebbe essere considerata luogo privilegiato di contagio" e forti di "una serie di ricerche che evidenziano come l'interruzione della didattica in presenza abbia rappresentato e rappresenti un moltiplicatore delle diseguaglianze discendenti da ostacoli di ordine sociale ed economico".
In sostanza, conclude il Tar, "le previsioni del dpcm del 2 marzo non appaiono supportate da una adeguata istruttoria" e "in tal senso si apprezzano profili di fondatezza dei motivi aggiunti depositati da parte ricorrente".
Fonte: Agi