Ecco una notizia che mostra chiaramente a che tipo di derive si può arrivare quando si fa entrare prepotentemente nella scuola l’ideologia gender.
In Inghilterra, infatti, secondo quanto ha rivelato un'inchiesta giornalistica, alcune scuole usano nomi maschili per ragazze di appena 13 anni e li registrano su documenti ufficiali, senza nemmeno informare i genitori. Il Mail ha scoperto infatti che almeno tre madri non erano state informate che le scuole avevano iniziato a riferirsi alle loro figlie con nomi maschili dopo che quest’ultime avevano iniziato ad auto-identificarsi come maschi.
Rispondendo ai giornalisti, l'avvocato di diritto pubblico Amanda Jones ha criticato le scuole per "agire al di fuori dei loro poteri" e ha avvertito che la responsabilità dei genitori non può essere annullata dal "diktat scolastico".
Secondo quanto riportato, a una madre del sud dell'Inghilterra è stato detto al telefono che il nome della figlia di 13 anni era già stato cambiato. Lei ricorda che le è stato detto: "Ti chiamiamo solo per farti sapere che tua figlia ha contattato il suo tutor e si è identificata come maschio. Quindi ha chiesto un nuovo nome e l’uso dei pronomi maschili e ho pensato di farti sapere che questa cosa sta andando avanti".
La figlia le ha poi detto: "Sarò vittima di bullismo perché sono una ragazza, ma non sarò vittima di bullismo per essere trans". La donna ha anche raccontato come, anche dopo un incontro con la scuola, due insegnanti abbiano insistito per potersi riferire ancora a sua figlia come a un ragazzo prima che lei li chiedesse personalmente di smettere.
Fonte: The Christian Institute