Significativa vittoria pro-life in Inghilterra, dove è fallito il tentativo di modificare la legge del governo britannico sulla salute e l'assistenza sanitaria con una proposta estrema sull’aborto, presente nell'emendamento della parlamentare Diana Johnson (NC50) che alla fine non è stato votato.
Questo emendamento avrebbe cambiato la legge sui reati contro la persona in modo da rimuovere fino a 28 settimane di gravidanza le attuali garanzie mediche e legali, che impediscono a una donna di eseguire il proprio aborto senza il coinvolgimento di un fornitore di aborti registrato.
C'è stato anche un forte sostegno per i tre emendamenti pro-vita che sono stati presentati per questo disegno di legge. Alla fine anche questi emendamenti non sono stati portati al voto, ma un gran numero di parlamentari di diversi partiti hanno mostrato il loro sostegno e li hanno firmati.
Gli emendamenti proponevano una riduzione del limite temporale per l'aborto, il divieto dell'aborto selettivo per sesso e la fine dell'aborto fino alla nascita per le disabilità, tra cui la sindrome di Down, il labbro leporino e il piede torto.
Parlando del fallimento dell'emendamento di Diana Johnson, la portavoce di “Right To Life UK”, Catherine Robinson ha dichiarato: “Questa è una vittoria significativa per il nascituro e per le donne che affrontano gravidanze non pianificate”.
Fonte: Right to Life UK