Alcuni attivisti dell’associazione PAAU (Progressive Anti-Abortion Uprising) sono stati arrestati giovedì scorso per aver distribuito legalmente dei volantini e dei documenti sul suolo pubblico al di fuori di una struttura per il prelievo di organi fetali finanziata con fondi pubblici. La struttura si trova presso l'Università della California, a San Francisco.
Gli attivisti hanno affermato che l'università è interessata a mantenere nascosta alla comunità la verità su ciò che realmente si svolge al suo interno. Gli stessi attivisti hanno inoltre denunciato la complicità delle forze dell'ordine per metterli a tacere.
L’associazione, infatti, ha svelato che un'altra struttura fornisce, ai laboratori del campus dell'Università, delle quote mensili di feti umani molto sviluppati per la sperimentazione. Questi feti vitali, per essere idonei alla sperimentazione, devono essere sani e provenire da un genitore altrettanto sano poiché, altrimenti, gli aborti rovinano le cellule staminali. I bambini, dunque, vengono uccisi attraverso una procedura di smembramento mentre sono ancora vivi o vengono consegnati vivi e vengono uccisi tramite dissezione.
L'industria dell'aborto sta sfruttando questi genitori che, di fatto, danno via i loro figli per soldi. Un vero e proprio capitalismo dell'aborto che uccide ed è lontano anni luce dai valori di progresso e benessere.
Fonte: Instagram - PAAU