Sono innumerevoli i tentativi di edulcorare ciò che comporta la pratica dell'utero in affitto, magari raccontando storie in modo da suscitare emozioni ed empatia con coloro che vi fanno ricorso. Peccato che la verità resta una sola ed è molto amara: un bambino è trattato come oggetto, comprato, venduto, strappato dal ventre materno e una donna viene sfruttata, il suo utero affittato, la sua salute messa a rischio. «La propaganda sui temi etici continua come se nulla fosse. Ne è una prova You, Me and Surrogacy, un nuovo documentario a puntate pro utero in affitto che presenta il tema in modo unilaterale. La menzogna può essere smascherata solo ricordando che il figlio non è un oggetto né un diritto», spiega Giuliano Guzzo.
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana