28/08/2019

Follia negli Usa. Donna ama e si sposa con una bambola zombie

L’amore è cieco si sa, ma mai come quello che intercorrerebbe tra Felicity Kadlec Rossi, 20 anni e Kelly. E qui non si sta parlando della “solita” coppia lesbo che grida al love is love ma niente poco di meno che del rapporto tra una giovane donna e, udite, udite, il suo bambolotto zombie.

La donna ha dichiarato candidamente, come se fosse la cosa più normale del mondo, di aver avuto con il suo, potremmo definirlo forse “toy boy” nel senso letterale del termine, una relazione addirittura «emotiva e intima» di sette anni e persino di aver consumato regolarmente il suo matrimonio.

Kelly, come avrebbe dovuto aspettarsi con il suo singolare ménage, non è passata certo inosservata. Infatti, dal momento del suo outing riguardo la relazione con questa sorta di pupazzo ragazzino zombie, ha ricevuto una serie di messaggi indignati da parte di gente che credeva si fosse sposata con un bambino morto.

E la cosa più incredibile è che per convincere (o forse autoconvincersi?) che si trattava di una cosa perfettamente normale e in regola, ha chiesto aiuto della polizia locale di Vinita, in Oklahoma, per portarli ad attestare che il suo “amato” è proprio un manichino e non il cadavere di un ragazzino.

«Quando ero lì, la polizia ha confermato che era solo una bambola e abbiamo fatto una foto per affermarlo in modo che potessi condividerla sui social media. Sono stufa delle persone che pensano che Kelly sia un bambino e insinuano che mi piacciono i bambini, quindi sapevo che dovevo chiarire le cose per porre fine a queste affermazioni».

A guardare la foto non ci si crederebbe: accanto alla donna col piccolo zombie in braccio c’è un poliziotto con un cartello in mano recante la scritta: «La polizia di Vinita l’ha verificato. È solo una bambola» come se questo si possa considerare un messaggio di per sé rassicurante e rientrante nella perfetta normalità.

Per di più, nella mentalità del “ama chi vuoi”, l’impressionante individualismo racchiuso in questa breve frase e che emerge anche da questa incredibile storia, si manifesta pienamente nel fatto che nessuno si sia preoccupato di chiedersi se la giovane Felicity abbia, in realtà, bisogno di aiuto e di vero affetto, ma ci si è limitati a lasciar correre.

Intanto Felicity va avanti tranquillamente nell’alimentare la sua ossessione per l’amata bambola e dichiara: «Ho conosciuto Kelly quando ero più giovane, prima come amica e poi si è trasformata in una relazione. Kelly è invecchiata con me e l’ho vista solo da adulta – non è mai stata una bambina ai miei occhi. Anche se è solo una bambola, credo che l’energia che Kelly ha sia quella di un adulto, ed è quello che amo di lei».

Per di più si tratta di un oggetto con una storia singolare che potrebbe essere la chiave di un attaccamento così particolare: il pupazzo sarebbe un regalo del defunto padre di Kelly, in seguito all’ossessione della ragazza per i film dell’orrore, che va avanti da quando aveva 13 anni.

Dunque potrebbe esserci un trauma alla base, ma sicuramente una relazione in cui si confondono pedofilia e necrofilia andrebbe guarita anziché, come avviene nel nostro folle mondo, legalizzata e accettata.

Manuela Antonacci

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