L’approvazione del Fondo regionale sulla vita nascente in Umbria è un passo in avanti nelle politiche Pro Life della Regione. La proposta è arrivata dal consigliere della Lega Daniele Carissimi, che si è detto soddisfatto dell’esito della mozione ai microfoni di Pro Vita & Famiglia: «E’ importante questa approvazione perché sostiene le donne in gravidanza e le neo mamme. Come ho già spiegato è nostro dovere tutelare le future mamme da pressioni e preoccupazioni economiche o peggio familiari: l’idea di un fondo regionale ha valore perché il tasso di natalità in Umbria è diminuito in modo consistente negli ultimi dieci anni passando da 8,7 a 6. Anche il tasso di fecondità in Umbria che misura il numero medio di figli per donna nel 2020 era addirittura inferiore della media nazionale mentre è aumentata l’incidenza della povertà».
Le ragioni che hanno dato il là alla mozione sono molteplici e riguardano le problematiche che affrontano regolarmente tutte le donne che si trovano a pensare ad una maternità: «Perché le donne se progettano una gravidanza soffrono di ansia e stress? Principalmente per diverse ragioni. Per il fatto di non potersi permettere economicamente un figlio, di temere ripercussioni importanti sul proprio lavoro, di dover affrontare la condizione di madre single o di diventare madre all’interno di una relazione problematica. Occorre evitare attraverso misure di prevenzione che donne in gravidanza vengano lasciate sole. Occorre quindi sostenerle offrendo loro tutti gli aiuti necessari sia durante la gestazione che dopo il parto. E’ un passaggio fondamentale. Le donne non possono scegliere tra lavoro e famiglia».
Per il consigliere non ci sono dubbi e al di là delle polemiche scaturite relative alla questione aborto e contraccezione conferma: «Il dono della vita impone a tutti di prendere coscienza dell’inestimabile valore della stessa. Come amministratori dobbiamo essere i primi a rispettare ogni vita nascente e a fare ogni sforzo per rilanciare in ogni sede l’incompatibilità del riconoscimento della dignità della persona umana e il disprezzo della vita e della morte. La distanza politica su questi temi è incolmabile ma la natalità deve essere sempre aiutata» conclude.