Difficilmente i nostri lettori – come tutti quelli che hanno avuto notizia della cosa – possono aver dimenticato il Forteto.
Presentammo anche una petizione per fare chiarezza, chiedere giustizia e soprattutto evitare che altri minori fossero affidati nelle mani di quelli che si sono rivelati dei veri e propri aguzzini.
Nella cooperativa agricola, gestita da una vera e propria setta, infatti, si commettevano abusi inenarrabili su i minori affidatari e sui disabili.
Un ambiente in cui regnava incontrastato col suo carisma perverso Rodolfo Fiesoli che – tra l’altro – “iniziava” i ragazzini a pratiche omosessuali e sadiche. Che creava e alimentava i problemi di riinserimento dei ragazzini nelle famiglie legittime, anche laddove la cosa poteva essere fattibile e auspicabile. Processato e condannato nonostante i ripetuti tentativi di insabbiare la cosa.
Perché il Forteto ha amici che contano: non è mai stata commissariato. Anzi la maggioranza dei nostri rappresentanti alla Camera hanno votato scandalosamente contro la mozione presentata in tal senso dall’ opposizione (in questo video qui la Meloni riassume tutta la storia )
Da ultimo, Giovanni Donzelli, il vicepresidente della commissione d’inchiesta della Regione Toscana sul Forteto, ha detto a Il Giornale: “Sulla base del report ufficiale 2015 sulle partecipate la Regione detiene 15.000 euro di quote di Agriambiente Mugello, acquisite dopo lo scioglimento dell’Ente toscano sviluppo agricolo e forestale che è a sua volta socia del Forteto”. Il presidente Enrico Rossi “Si è presentato in audizione in commissione senza fare alcun cenno alla questione: forse pensavano di far passare la questione sotto silenzio?”
Prosegue il Giornale: “La Regione Toscana ha fatto parte del Forteto anche dopo l’ultimo arresto di Rodolfo Fiesoli del 2011 e si è costituita parte civile al processo di primo grado mentre dall’altro lato dava linfa alla cooperativa. “Adesso si spiegano tutte le ambiguità della Regione e del Partito democratico rispetto a una presa di distanze seria e decisa nei confronti di quella realtà e i tentennamenti sull’ipotesi di commissariamento della struttura”, conclude l’esponente di FdI che chiede che “la Regione esca immediatamente dal Forteto sotto qualsiasi forma”.
Redazione
Presentammo anche una petizione per fare chiarezza, chiedere giustizia e soprattutto evitare che altri minori fossero affidati nelle mani di quelli che si sono rivelati dei veri e propri aguzzini.
Nella cooperativa agricola, gestita da una vera e propria setta, infatti, si commettevano abusi inenarrabili su i minori affidatari e sui disabili.
Un ambiente in cui regnava incontrastato col suo carisma perverso Rodolfo Fiesoli che – tra l’altro – “iniziava” i ragazzini a pratiche omosessuali e sadiche. Che creava e alimentava i problemi di riinserimento dei ragazzini nelle famiglie legittime, anche laddove la cosa poteva essere fattibile e auspicabile. Processato e condannato nonostante i ripetuti tentativi di insabbiare la cosa.
Perché il Forteto ha amici che contano: non è mai stata commissariato. Anzi la maggioranza dei nostri rappresentanti alla Camera hanno votato scandalosamente contro la mozione presentata in tal senso dall’ opposizione (in questo video qui la Meloni riassume tutta la storia )
Da ultimo, Giovanni Donzelli, il vicepresidente della commissione d’inchiesta della Regione Toscana sul Forteto, ha detto a Il Giornale: “Sulla base del report ufficiale 2015 sulle partecipate la Regione detiene 15.000 euro di quote di Agriambiente Mugello, acquisite dopo lo scioglimento dell’Ente toscano sviluppo agricolo e forestale che è a sua volta socia del Forteto”. Il presidente Enrico Rossi “Si è presentato in audizione in commissione senza fare alcun cenno alla questione: forse pensavano di far passare la questione sotto silenzio?”
Prosegue il Giornale: “La Regione Toscana ha fatto parte del Forteto anche dopo l’ultimo arresto di Rodolfo Fiesoli del 2011 e si è costituita parte civile al processo di primo grado mentre dall’altro lato dava linfa alla cooperativa. “Adesso si spiegano tutte le ambiguità della Regione e del Partito democratico rispetto a una presa di distanze seria e decisa nei confronti di quella realtà e i tentennamenti sull’ipotesi di commissariamento della struttura”, conclude l’esponente di FdI che chiede che “la Regione esca immediatamente dal Forteto sotto qualsiasi forma”.
Redazione