Dopo il periodo di quarantena, in Francia riaprono le scuole. Il coronavirus resta uno degli argomenti comprensibilmente più al centro dell’attenzione. Così, il nuovo ingresso degli studenti nelle aule scolastiche è accompagnato dalla pubblicazione di due documenti, uno dei quali si intitola: “Covid19 e rischi di devianza settaria”, come spiega un articolo di LifeSite News.
Esso si concentra nello specifico su «ciò che i giovani possono aver sentito a casa durante le nove settimane in cui erano liberi dall'influenza dell'istruzione statale» e pare che già l’agenzia ufficiale (MIVILUDES) incaricata di supervisionare la "devianza settaria" abbia ricevuto decine di relazioni a riguardo dagli insegnanti.
Il fine manifesto sarebbe quello di non creare allarmismi in merito alla pandemia e quindi di rilevare eventuali informazioni che circolano, sui comportamenti da adottare in caso si contragga il virus, in contrasto con le linee guida governative.
«Apparentemente, sollevare dubbi su questa politica è già un segno di "devianza settaria". Il governo sta anche dicendo agli insegnanti di ascoltare un programma radiofonico controllato dallo Stato insieme ai loro studenti su "Rumours e informazioni fuorvianti al momento del coronavirus"».
Ma insomma, non era sufficiente presentare le linee guida governative, con annesse prove a sostegno della veridicità ed efficacia delle stesse? C’era davvero bisogno di questa forma di controllo dell’opinione pubblica? E soprattutto: è giusto giudicare “devianza settaria” un pensiero che si discosti da quello espresso nelle linee guida, con il rischio di screditare e quasi ridicolizzare le famiglie degli alunni in disaccordo con esse e con la concreta possibilità di suscitare sfiducia nei confronti delle famiglie da parte degli alunni?
E se la stessa forma di controllo venisse adottata su altri temi? Se si iniziasse (come già sta avvenendo in altri campi) a giudicare “devianza settaria” l’essere in disaccordo con l’ideologia gender? Speriamo che di questo passo le scuole non diventino veri e propri campi di indottrinamento ideologico contro la Vita e la Famiglia.