«Ci si può opporre al matrimonio e all’adozione per le coppie dello stesso sesso e non essere omofobi? SOS omofobia avrebbe tanto voluto crederlo. Ma siamo costretti a constatare che la risposta è negativa». Scriveva così a maggio nel suo rapporto sull’omofobia il sito SOS Homophobie – mentre nel paese si discuteva della legge sul matrimonio gay poi approvata dal governo Hollande – affermando che nel 2012, rispetto al 2011, si erano verificati il 27% di atti omofobi in più e lanciando una campagna martellante sui giornali. Bene, era tutto falso.
NUMERI UFFICIALI. È appena uscito in Francia il rapporto annuale dell’Osservatorio nazionale della delinquenza e delle risposte penali, che dipende da un istituto del governo francese. A pagina 9 si può leggere: «Dal 2006 al 2012, lo 0,4% delle persone a partire dai 14 anni ha dichiarato di essere stato vittima di insulti, tra cui anche offese a carattere omofobo. Il tasso per quanto riguarda il 2012 si attesta allo 0,3% (0,5% per gli uomini e 0,2% per le donne)».
DI COSA PARLA HOLLANDE? Davanti a questi numeri ufficiali, di quale “allarme omofobia” sono andati avanti a parlare per mesi il ministro della Giustizia francese Christiane Taubira e il presidente della Repubblica Francois Hollande quando hanno deciso di legalizzare il matrimonio gay? Di quale allarme parlano siti come SOS Homophobie?
Leone Grotti
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