02/12/2020 di Manuela Antonacci

Gasperini (Lega) attaccato per aver detto che la «Prima causa di femminicidio nel mondo è l’aborto”

 “Lo sapete che la prima causa di femminicidio nel mondo è l’aborto? E che ci sono Paesi in cui addirittura si uccidono con aborto bambine selettivamente scelte in quanto femmine? Per esempio in India. Condanniamo sempre la violenza, anche quando la sinistra non vuole e alza la voce perché non ha più argomenti”. Un fase che esplosa come una bomba in certi ambienti politici, quella riportata, dal consigliere comunale di Cecina (Livorno), Lorenzo Gasperini, capogruppo leghista alla Provincia di Livorno e coordinatore provinciale della Lega Giovani, sul post della sua pagina Facebook.

E sì perché oggi basta un semplice riferimento alla realtà per suscitare le ire di chi del politicamente corretto ha fatto la bandiera, lo stendardo, sotto cui indire improbabili battaglie dal retrogusto fortemente ideologico.

Per di più, il giovane consigliere, per suffragare le sue parole, sottolineiamolo, non frutto di una semplice convinzione, ma di una constatazione di ciò che accade davvero nella realtà, in un post successivo, ha pubblicato un video di Pro Vita & Famiglia, in cui si affrontava anche un’altra forma di violenza e “femminicidio”, quella legata all’interruzione di gravidanza, tramite la somministrazione della RU 486, ora possibile anche nei consultori e in cui Maria Rachele Ruiu, spiegava tutta la verità sull’effettiva pericolosità di questo contraccettivo.

Il video postato dal consigliere, era accompagnato dal suo stesso commento “Anche la Ru486 rientra tra i crimini contro le donne e contro i bambini. Crimini di cui la sinistra si sta macchiando e contro i quali non possiamo non dire parole di verità. Saremo sempre dalla parte dei più deboli”. Frase che ha fatto andare su tutte le furie il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, che l’ha definita “un’epidemia di corbellerie”, descrivendo l’intervento di Gasperini come un’ennesima offesa e violenza contro le donne.

Non ha tardato, tuttavia, a scendere in campo in sua difesa, anche il senatore della Lega Simone Pillon: “I leoni da tastiera del Pd e delle sinistre varie si scagliano contro due validi amministratori della Lega, Lorenzo Gasperini consigliere comunale a Cecina e Alessandra Donà, assessore a Legnago, colpevoli di aver acceso i riflettori sulla tragedia dell’aborto selettivo delle bambine, praticato diffusamente in Cina e in India.

Per chi ignorasse il fenomeno – ricorda Pillon – basti qui ricordare che sono state deliberatamente uccise nel grembo materno – per il solo fatto di essere femmine – quasi 12 milioni di bambine in Cina e quasi 11 milioni in India. Il metodo è semplice: si fa un’ecografia morfologica, ci si fa comunicare il sesso del nascituro, e se è femmina si procede all’aborto”. Insomma, ci risulta davvero poco accettabile che un argomento, come l’aborto selettivo o l’assunzione della ru486, entrambi questioni delicate e soprattutto che fanno riferimento a delle realtà concrete e purtroppo entrambe, di morte, possano venire strumentalizzate da certa parte politica, che a parole dice di condurre battaglie a favore delle donne, ma poi nei fatti, contribuisce a condannarle ad una triste fine, non già quando sono in vita, ma prima ancora che nascano.

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