Il prossimo 3 giugno, per la prima volta, si snoderà nel pomeriggio per le vie del centro storico di Reggio Emilia il gaypride. La mattina dello stesso giorno, durante una processione in riparazione, si pregherà il Rosario dalla Cattedrale al santuario della Beata Vergine della Ghiara.
Lo slogan del gaypride è “Sì, lo vogliamo”, perché il gaypride è stato organizzato per chiedere il “matrimonio ugualitario”.
Cioè l’adozione gay.
E’ inutile far finta di non saperlo: le unioni civili della Cirinnà sono sostanzialmente in tutto e per tutto come il matrimonio. Manca solo il riconoscimento del “diritto al figlio”, acquistabile tramite utero in affitto e/o adozione. Alcuni giudici infatti (chissà se parteciperanno al gaypride anche loro) stanno facendo del tutto per riconoscere a due papà o a due mamme il diritto di violare la legge civile e naturale, ma non possono far altro che regolare con le loro sentenze creative e antidemocratiche dei singoli casi concreti.
Il gaypride vuole il riconoscimento generale del “figlio per tutti” con buona pace della salute psicofisica dei ragazzini che ne faranno le spese.
Reggio Sera parla oggi di una “contromanifestazione” di “riparazione pubblica spirituale” al gaypride che partirà alle 10.30 del 3 giugno dal sagrato della cattedrale.
Dice il giornale che questa processione è un’iniziativa dei “cattolici di destra” riunitisi in comitato organizzatore.
A noi ci hanno comunicato trattarsi di una processione in riparazione del gaypride che è cosa molto diversa da una contromanifestazione. Una processione è un momento pubblico di preghiera. Chi non crede forse non sa che la preghiera non è mai contro qualcuno, ma è per l’anima di tutti, anche per i partecipanti al gaypride, e per la maggior gloria di Dio.
Chi ci crede e chi ci va prega e la preghiera è sempre un atto d’amore. Volete chiamarli cattolici di destra? E va bene. Ma non chiamateli omofobi, per favore.
Redazione
Nota Bene: ProVita è un’Associazione aconfessionale che non organizza eventi religiosi. Quindi non è tra gli organizzatori di questa processione; né, come Associazione, partecipa a eventi strettamente religiosi. Questo articolo è teso a dare notizia di questa processione, a spiegare la differenza tra una processione e una contromanifestazione e a dare informazione a chi ci crede affinché possa parteciparvi.
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