Rilanciamo volentieri il comunicato stampa del Comitato Genitori Trieste del 16.06.15, che infonde concreta speranza a chi ritiene che la scuola non debba veicolare né apertamente, né surrettiziamente l’ideologia gender nella testa dei nostri ragazzi.
In riferimento all’articolo “Anatemi contro il gioco del rispetto davanti ai fedeli alla fine della messa”, pubblicato a pagina 17 del quotidiano IL PICCOLO del 15.06.15, il Comitato Genitori Trieste esprime il proprio compiacimento nel constatare come la sua attività di sensibilizzazione verso le famiglie, ed in particolare i genitori, stia raccogliendo un consenso sempre più esteso.
Ciò è comprovato da un crescente numero di persone che ci chiedono di essere informate, di genitori e docenti che segnalano un’accelerazione di tali iniziative nel mondo della scuola e di quanto difficile sia non allinearsi al “sistema”.
Ormai gli Istituti di ogni ordine e grado di Trieste, comprese le scuole statali (non solo le scuole materne con il “gioco del rispetto”) stanno adottando, con scarse o nulle spiegazioni, progetti di vario tipo: in alcune scuole elementari sono stati distribuiti dei “sondaggi” per un’adesione ad una non ben specificata attività educativa da svolgersi il prossimo anno scolastico con i bambini e la presenza di due psicologi in classe (non dissimile dal Progetto Porcospini), mentre è già pronto (ma non condiviso né comunicato ai genitori) il progetto “A scuola per conoscerci” destinato alle scuole medie, presentato come intervento contro l’omofobia ed il bullismo omofobico a scuola.
Sollecitiamo tutti gli istituti scolastici a rendere da subito pubblici i POF relativi all’anno scolastico 2015/16, o perlomeno la loro bozza da approvare, garantendo con un comportamento di massima trasparenza il rapporto fiduciario famiglia-scuola.
Invitiamo gli insegnanti a prestare la massima attenzione in occasione di ogni consiglio docenti nei confronti di proposte e progetti apparentemente innocui riservandosi il tempo necessario per approfondire le proprie conoscenze, discuterne, valutare.
Da ultimo, ma non da meno, invitiamo i genitori ad informarsi, a vigilare su ogni iniziativa extra curricolare proposta o fortemente raccomandata nelle scuole frequentate dai propri figli, non sottovalutando quanto sta accadendo.