08/03/2016

Gender a scuola: il MIUR ascolterà il Comitato DNF?

Apprendiamo con piacere da un comunicato stampa del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, che è stato fatto un piccolo passo avanti per arginare la diffusione della propaganda dell’ideologia gender nella scuola.

Le proposte e le critiche pedagogiche che il Comitato DNF ha inviato al MIUR sono certamente una possibilità concreta che le linee guida per l’attuazione della legge 107 siano per un’educazione scolastica che resti nell’ambito del ragionevole e necessario intervento integrativo del primo ed imprescindibile diritto – dovere delle famiglie a far crescere in modo quanto più possibile armonioso i bambini e i ragazzi secondo le loro inclinazioni naturali, sulla via del bene per sé e del bene comune.

Resta da vedere se e come il MIUR recepirà le note inviategli dal Comitato DNF...

Questo il testo del comunicato stampa.

                Il comitato Difendiamo i Nostri Figli rende partecipe il popolo delle piazze riunitosi il 20 giugno e il 30 gennaio, che sono state inviate al ministero della Pubblica Istruzione, le proposte e le critiche pedagogiche per il tavolo tecnico che sta lavorando alla stesura delle linee guida relative al comma 16 della legge 107 sulla Buona Scuola.

                Nell’ambito di tale discussione di lavoro il comitato DNF ha evidenziato la necessità che rispetto alle indicazioni sull’educazione alla Parità dei Sessi, in detto comma contenute, vi sia da parte del Ministero massimo controllo e garanzia, affinché nessuna impostazione di parte interferisca con il delicato e nobile sforzo di combattere tutte le forme di discriminazione.

                È stato anche richiesto che esso si adoperi affinché, per quanto attiene la sfera affettiva di fanciulli e ragazzi, vi sia sempre da parte degli operatori scolastici piena trasparenza nelle azioni educative attuate e preventiva ricerca del consenso informato da parte delle famiglie.

Intanto, però, ci continuano a segnalare corsi di educazione sessuale tenuti dall’Arcigay, o libri per bambini, premiati  e/o  diffusi con il pauso degli Enti Locali, che trasmettono messaggi discutibili se non decisamente perversi.

La vigilanza di genitori responsabili e insegnanti ragionevoli è sempre più necessaria.

Redazione 

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