Quella del gender è un’ideologia tremenda e pericolosa, come lo furono il nazismo e il comunismo.
A dirlo è stato il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino. Lo riporta il National Catholic Register.
Durante il Sinodo sulla famiglia attualmente in corso in Vaticano, il porporato africano ha tenuto un intervento in cui non ha usato mezzi termini, denunciando tanto il radicalismo islamico, quanto l’idolatria della libertà dell’Occidente.
Una delle grandi minacce che incombono sull’istituzione familiare, ha dichiarato Sarah, è “la sua disintegrazione soggettivista nell’Occidente secolarizzato attraverso l’accesso facile e breve al divorzio, l’aborto, le unioni omosessuali, l’eutanasia eccetera (ad esempio la teoria del gender, le Femen, i gruppi di pressione LGBT, Planned Parenthood)”.
Il cardinale non ha avuto timore nel dire che all’origine di tale movimento di destrutturazione della stessa natura umana c’è il demonio, il cui scopo è sempre quello di confondere per poi dominare. E, come insegna il cattolicesimo, col diavolo non si può scendere a patti. Nessun compromesso, dunque. Nessun dialogo. Sarah è stato categorico. Se infatti le persone in quanto tali meritano rispetto, attenzione ed aiuto, le ideologie no.
“Quello che il nazismo e il comunismo sono stati nel XX secolo, oggi lo sono le ideologie omosessualista e abortista“, che assieme al fondamentalismo islamico minacciano il mondo, ha dichiarato il porporato della Curia Romana. Queste due minacce, con il loro intento totalitario, sono come “due bestie apocalittiche”.
I gruppi Lgbt e i loro sostenitori grideranno all’omofobia e all’arretratezza culturale di un vescovo africano. Ma almeno sapranno che c’è ancora chi non cede di fronte alle loro menzogne e continua coraggiosamente a chiamare le cose col loro vero nome. Se guerra deve essere – e lo è – che sia fatta con chiarezza, senza paura alcuna di non apparire politicamente corretti. Perché la ragione, il buon senso e la natura stanno dalla parte del cardinale.
Redazione
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