Per il principio di uguaglianza gender anche chi non ha seno ha diritto al reggiseno.
Del resto se uno il seno se lo sente, e si percepisce col seno, perché deve rinunciare ad un accessorio bello, intrigante, magari prezioso, come il reggiseno?
E perché adeguarsi agli stereotipi che vedono la mutanda maschile sempre triste, senza pizzi, fiocchetti e volant?
Il Fatto Quotidiano ne parla come se fosse una novità, invece già da tempo Gucci ha messo ai modelli maschi la biancheria intima femminile.
Dice il Fatto: “È nata la lingerie maschile e grazie all’azienda australiana Homme Mystere con qualche decina di dollari si possono avere capi ricercati, direttamente a casa. Le fantasie erotiche non hanno confini, ecco quindi che il brand ha deciso di accontentare tutta quella fetta maschile che da sempre sognava di vestire in modo femminile, ma per troppo tempo ha dovuto comprare prodotti che non si sposavano esattamente con la propria fisicità.
“Per i maschi le opzioni sull’intimo erano troppo poche. Non ci interessa se chi acquista sia gay, etero, vegetariano, repubblicano, anglicano” affermano Brant e Laura Krause, stilisti di Homme Mystere, “Noi progettiamo e realizziamo biancheria intima per uomini, che sia comoda, sofisticata e attraente”.
Questa sì, davvero, è parità di genere.
DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’
Redazione