Ormai accade sempre che quando qualcuno viene invitato a parlare del gender e delle questioni connesse, si scatena il putiferio mediatico del “Dalli all’omofobo!”
Tempo fa a Reggio Emilia (ma è solo uno dei tanti esempi che potremmo fare) un incontro con le Sentinelle in Piedi, in una parrocchia, è stato addirittura cancellato con tante scuse, dopo le proteste perfino di un Consigliere comunale PD.
Oggi apprendiamo con piacere che la Diocesi di Noto, invece, non ha avuto paura e ha confermato l’incontro previsto per domani, 15 febbraio, con Gianfranco Amato che sta girando per la Sicilia.
Ecco il comunicato del Direttore dell’Ufficio Cultura della Diocesi di Noto che rilanciamo volentieri sperando che dia forza e coraggio a quelli che in situazioni analoghe, si sentissero tremare le vene ai polsi.
“È ancora un diritto dei genitori curare l’educazione dei figli?”
In questa dialettica – continua il bioeticista Modica – “credo sia legittimo come Chiesa che vive nella storia, porsi una semplice domanda: È ancora un diritto dei genitori curare l’educazione dei figli? Come si spiega che molte famiglie, per non dire tutte, sono completamente tagliate fuori dal dibattito e da quello che si presenta come un pericoloso indottrinamento di Stato in barba anche alla nostra Costituzione (articolo 30) che afferma chiaramente come l’educazione e la formazione dei figli spetta anzitutto ai genitori? La scuola, quindi, non può diventare un campo di battaglia ideologico e tagliare fuori le famiglie da un ambito educativo così importante e delicato come l’educazione alla sessualità. Eppure, è quel che sta succedendo in molte città della diocesi di Noto; come Chiesa sentiamo il dovere di informare i nostri fedeli di quanto – purtroppo – viene taciuto. L’incontro di domenica sera prevede la possibilità di un dibattito, quanti volessero esternare le loro perplessità, dopo aver appurato i contenuti che l’avvocato Gianfranco Amato avrà esposto, potranno intervenire intavolare un confronto”.
Redazione