«Sono convinto, da cattolico, che la Vita sia tale fin dal momento del concepimento e quindi non penso che la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti sia un ritorno indietro». Queste le parole del giornalista Mario Giordano, intervenuto nel corso della trasmissione Controcorrente su Rete4 in merito al ribaltamento della "Roe vs Wade" del 1973, sentenza che legalizzò in tutti gli Usa l'aborto.
Secondo Giordano, infatti, «non è mai un ritorno indietro quando si tutelano i più deboli e il più debole, in questo caso, è il bambino, il nascituro nel momento in cui viene concepito. Quindi tutelare un nascituro non penso sia un arretramento sul piano dei diritti»,
Affermazioni che, secondo lo stesso giornalista, sono oggigiorno ormai «stravaganti e strane», ma è «quello che io penso» ha concluso.
"La vita inizia al momento del concepimento
— Jacopo Coghe (@jacopocoghe) June 25, 2022
Non penso che sia un tornare indietro ma una tutela del più debole e il più debole è il bambino dal momento del concepimento"
Uno stratosferico @mariogiordano5 controcorrente e contro il mainstream anche su #Aborto #RoeVsWade pic.twitter.com/DAbREWESLT