Un recente rapporto pubblicato dall'Ufficio per il miglioramento della salute e le disparità (OHID) del Regno Unito ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla sottostima delle complicazioni legate all'aborto. Secondo il rapporto, i dati forniti dagli abortisti attraverso l'Abortion Notification System (ANS) contrastano significativamente con quelli derivati dai ricoveri ospedalieri, indicando una discrepanza nelle statistiche ufficiali sull'aborto in Inghilterra.
Il rapporto evidenzia come i dati ANS, basati su moduli HSA4 compilati dagli abortisti, mostrino un tasso medio di complicanze di 1,52 per 1.000 aborti tra il 2017 e il 2021. Tuttavia, i dati dell'English Hospital Episode Statistics (HES) indicano un tasso medio di complicanze di 4,06 per 1.000 aborti per lo stesso periodo, quasi 2,7 volte superiore. Includendo gli aborti incompleti, il tasso sale a 18,16 per 1.000 aborti, circa 12 volte più alto del tasso basato sull'ANS.
La natura delle complicanze, non documentate in modo completo dai moduli HSA4, soprattutto per le donne che ricevono la pillola abortiva per posta, ha sollevato dubbi sulla precisione dei dati ufficiali. Inoltre, la pratica del "protocollo no-test", che omette lo screening per l'età gestazionale e la gravidanza ectopica, ha contribuito all'aumento del tasso di complicanze.
Catherine Robinson, portavoce di Right to Life UK, ha espresso forte preoccupazione per questa situazione, sollecitando il governo a rivedere le procedure di raccolta e reportistica dei dati sulle complicanze abortive. Robinson ha anche evidenziato il crescente rischio associato all'utilizzo della pillola abortiva in età gestazionale avanzata, sottolineando la necessità di appuntamenti di persona per una valutazione accurata della gestazione.
Il rapporto dell'OHID segnala un crescente bisogno di trasparenza e accuratezza nella segnalazione delle complicanze abortive. In un'era in cui l'aborto a domicilio sta diventando sempre più comune, la precisione dei dati è cruciale per garantire la sicurezza e il benessere delle donne. La richiesta di Right to Life UK di porre fine all'aborto domiciliare e di riformare i metodi di segnalazione delle complicanze rappresenta un appello urgente a una maggiore responsabilità e cautela in questo ambito.
Fonte: LiveAction