Parlando di eutanasia, dopo il caso Welby, DJ Fabo e da ultimo il caso di Davide Trentini, vien da parlare di avvoltoi di iene...
Chi sono gli avvoltoi e le iene?
Quelli che si aggirano attorno a esseri umani debilitati fisicamente dalla malattia, minati nello spirito dall’impotenza, che hanno perso la speranza, perché la loro vita è diventata un peso insopportabile per sé e per gli altri.
Cosa vogliono gli avvoltoi e le iene?
Una legge dello stato che dica che è giusto uccidere una persona che lo desideri e di conseguenza approntare un apparato burocratico che attesti chi è stato aiutato a morire misericordiosamente secondo le leggi vigenti.
«Suicidio assistito: è morto in Svizzera di Davide Trentini: “Basta Dolore”»: così titolava La Repubblica on line.
Bugiardi.
Il dolore non c’entra niente perché ormai esistono le cure che consentono di vivere senza dolore. L’obiettivo reale è l’eliminazione del Sesto Comandamento “ Non ammazzare” perché le leggi dello stato sono superiori alle leggi di Dio.
Niente di nuovo sotto il sole.
Già sul finire dell’Ottocento lo psicologo tedesco Adolf Jost nel suo libro “Il Diritto alla propria Morte: uno studio sociale” del 1895 sosteneva la tesi che spettasse allo stato l’ultima parola su come organizzare la nascita e soprattutto la morte degli individui per il bene e il progresso dell’intera nazione. Non solo lo stato aveva il compito di sollevare le sofferenze degli ammalati incurabili attraverso l’eutanasia, ma anche la sacra responsabilità di uccidere gli individui per mantenere viva e sana la nazione.
Tutto ritorna, anche se i toni espressivi non sono oggi più consentiti, ma la sostanza della questione è identica.
Quella dell’eutanasia è una tentazione ricorrente nei momenti di crisi economica e, messa da parte la responsabilità di mantenere viva e sana la nazione, c’è quella più pragmatica di risparmiare risorse economiche. Da un lato c’è il malato che soffre e fa soffrire i suoi cari e, dall’altro, si sottraggono risorse economiche alla collettività. L’eliminazione di questi malati porta un duplice vantaggio: porre fine alla sofferenza personale e dirottare le risorse economiche dalla sanità ad altri capitoli di spesa, magari per le famiglie arcobaleno e per la fecondazione eterologa a spese del SSN secondo i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza.
Vergogna!
A tutti gli avvoltoi e le iene dentro e fuori dal palazzo.
Dina Nerozzi
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