La Corte Suprema americana, che non è certo cattolica, né è pro life, ha stabilito ieri che l’azienda cristiana “Hobby Lobby” non è tenuta ad obbedire alla norma voluta dalla riforma sanitaria di Obama (“Obamacare”) che voleva obbligare i datori di lavoro a fornire copertura assicurativa sanitaria per le spese abortive e per la contraccezione a tutti i dipendenti.
Sostanzialmente è stato riconosciuto il diritto all’obiezione di coscienza a tutti i datori di lavoro che – invocando le proprie convinzioni religiose – si rifiutano di obbedire a una legge moralmente inaccettabile. “La decisione della Corte è una vittoria, non solo per la nostra azienda di famiglia, ma per tutti coloro che cercano di vivere con coerenza la loro fede. Siamo grati a Dio e a coloro che ci hanno sostenuto in questo difficile cammino ” ha detto Barbara Green co-fondatrice della catena di negozi Hobby Lobby.
Chissà se Zingaretti e la bella compagnia che sta attaccando selvaggiamente il diritto all’obiezione di coscienza, qui in Italia e in Europa, sono in grado di comprendere che il diritto all’obiezione di coscienza attiene alla sfera più alta e inviolabile delle libertà fondamentali dell’individuo, che qualsiasi paese civile dovrebbe pregiarsi di tutelare...
Francesca Romana Poleggi