10/07/2016

Gravidanza e attaccamento. Partecipa allo studio!

La gravidanza è un momento importantissimo della vita del bambino (o dei bambini) che nascerà (o nasceranno), della donna, del padre e di tutte le persone che vengono coinvolte – secondo diversi gradi – da questo lieto evento.

Eppure, nonostante sia un fatto naturale e comune, la gravidanza è spesso un periodo del quale le persone sanno poco. Ed è un peccato, perché quanto accade nei nove mesi che intercorrono dalla concepimento alla nascita è un susseguirsi di “stupore e meraviglia.

Per cercare di porre rimedio all’ignoranza diffusa attorno alla gravidanza e al fine di riuscire ad accompagnare sempre meglio le donne che affrontano questa delicata esperienza, CiaoLapo Onlus* ha dato il via a uno studio su gravidanza e attaccamento, in collaborazione con la S.O.D. di Medicina Prenatale della Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi, diretta dal Dr. Federico Mecacci.

«Abbiamo pensatosi legge sul sito di riferimentoche fosse una buona idea raccogliere quindi le variegate esperienze di tutte le donne in gravidanza, per saperne di più dell’attaccamento madre-bambino a prescindere dalla storia pregressaAbbiamo pensato che raccogliere le vostre sensazioni e opinioni sull’attesa e sul legame col bambino nella pancia possa essere un’importante base per migliorare l’accompagnamento alla gravidanza e al puerperio, e per strutturare interventi specifici in caso di specifici bisogni. Per questo siamo a chiedervi di partecipare a questa seconda tesi relativa al progetto MARBLe, che sarà curata da una psicologa e psicoterapeuta volontaria della nostra Associazione, la dottoressa Micaela Darsena».

Qui il link di riferimento per la compilazione del questionario anonimo sull’attaccamento materno-fetale, che può essere fatta da tutte le donne in gravidanza a partire dalla 25esima settimana di età gestazionale.

Redazione

* CiaoLapo Onlus è  nata nel 2006 per iniziativa Claudia Rivaldi e Alfredo Vannacci, in seguito all’interruzione di gravidanza per morte endouterina del loro secondo figlio, che avrebbero appunto chiamato Lapo. Si occupa di tutela della gravidanza e salute perinatale ed è diffusa su tutto il territorio nazionale, con una rete di professionisti e volontari specificamente formati.


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