Una mamma parla 25 anni dopo la sua scelta per la vita
Certe date non passano inosservate. Soprattutto se sono di quelle che ti hanno segnato l’esistenza. Così Daniela chiede di poter raccontare la sua storia.
Che non ha nulla di speciale nè di diverso da quella di tante altre mamme che, rimaste incinta ancora giovanissime, si sono trovate di fronte allo straziante dissidio tra accogliere e rifiutare la vita. Daniela, però, pùò parlare alla luce di un quarto di secolo trascorso dalla sua scelta.
Da quando, 25enne appena trasferitasi a Cesena e madre di un bimbo di un anno e mezzo, si accorse di aspettare due gemelle. “Ero così disorientata – racconta ancora commossa – nè io nè mio marito avevamo un lavoro fisso e tutti i nostri parenti erano al Sud. Avevo paura. E il primo pensiero è stato: “Non possiamo tenere le bimbe“. Fortunatamente mio marito ha avuto più coraggio di me, e mi ha fatto forza“.
Di qui la decisione di rivolgersi al Centro di Aiuto alla Vita: “Non avrò mai sufficienti parole per ringraziare di quanto hanno fatto per me i volontari – dice Daniela – mi hanno aiutato sul piano economico e soprattutto su quello psicologico e affettivo. Grazie a loro sono riuscita anche a finire le scuole serali. Ricordo che io andavo a studiare e una volontaria veniva a casa mia per tenermi i bambini“.
Oggi le sue gemelle sono giovani donne, entrambi iscritte all’università, una è già sposata e in attesa del primo figlio.
“Quando le guardo non posso fare a meno di pensare a quei giorni così difficili – conclude Daniela – e alle tante mamme che in questo momento possono essere disorientate come lo ero io allora. E a tutte vorrei dire di essere umili e di chiedere aiuto. Di non cedere alla tentazione dell’aborto. Una mamma sa che quella che ha in grembo è vita. Dal primo istante“.
di Michela Conficconi
