Nel maggio 2021 abbiamo dato conto di «un episodio increscioso avvenuto, ai danni di Luigi Carollo un pastore protestante che aveva “osato” condividere su Facebook una foto che lo ritraeva insieme a sua moglie e alla sua bambina nell’atto di mostrare la mano (così come tanti vip hanno fatto per il motivo opposto) su cui, con la scritta “mamma”, “papà” e “no ddl zan” esprimeva la sua legittima e rispettabilissima idea di famiglia. Ma è bastato questo per scatenare una vera e propria gara di “hate speech” da parte di chi si riempie la bocca di slogan che inneggiano alla tolleranza (a senso unico)». Potete cliccare qui per leggere i dettagli e l'intervista che gli facemmo a suo tempo.
Ieri, il Pastore ci ha mandato la seguente e mail:
«Volevo condividere con voi una gioia, finalmente l'ago della bilancia della giustizia italiana è ancora funzionante.
Vi ricordate gli insulti fatti alla mia persona e alla mia famiglia in occasione dell'opposizione al ddl Zan? Un giudice di Brindisi ha condannato una persona che ci aveva insultato pesantemente, ad una ammenda amministrativa per l'offesa fatta.
Sono grato a Dio per tutto ciò e a quella parte della giustizia ancora sana».
Condividiamo con lui e con i nostri Lettori la soddisfazione e la rinnovata speranza perché «C'è del buono a questo mondo, Padron Frodo, e val la pena combattere per esso».