Negli Stati Uniti la battaglia per la difesa della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, è più attiva e sentita che mai. E, oltre ai ripensamenti di alcuni Stati, sono numerose le iniziative che i movimenti pro life organizzano ogni anno.
Dal 2007 esiste un particolare evento chiamato “40 Days for Life”. I 40 giorni sono quelli della Quaresima cristiana, dal mercoledì delle ceneri fino alla Pasqua. E in questo periodo, le “persone di fede e di coscienza si uniscono in preghiera e digiuno” con l’obiettivo di “porre fine all’aborto”.
Specialmente nelle vicinanze di cliniche targate Planned Parenthood e presso altri centri in cui si praticano gli aborti. Si tratta, dove possibile, di una sorta di veglia continua, giorno e notte, per l’intera Quaresima, in modo da essere ben visibili ai passanti, anche grazie a canti, cartelli e banchetti. E magari con la possibilità anche di dialogare con qualche donna che potrebbe essere tentata, per qualunque ragione, dall’idea di interrompere la gravidanza.
Scrivono gli organizzatori: «Durante i 40 Giorni per la Vita il messaggio viene portato in modo proattivo in ogni angolo della tua comunità. La sensibilizzazione dei media è condotta attraverso notizie, talk show ed editoriali attentamente mirati». Come si vede dal sito dell’iniziativa ormai i gruppi esistenti in tutta l’America sono decine e i frutti iniziano a vedersi numerosi. Le vite salvate in questi 15 anni di preghiera e sensibilizzazione ammonterebbero a 20.786. Una vera e propria generazioni di “scampati dall’aborto”: saranno i salvatori di domani. I centri di aborto chiusi risultano essere 114 e 229 sarebbero gli operatori dell’aborto che hanno deciso di lasciare l’attività per passare ad altro. Le città raggiunte dalla campagna pro life sono oltre 1000, e dagli Stati Uniti sono sorte delle filiazioni in molti altri paesi del globo.
In questa Quaresima 2022, grazie all’impegno infaticabile di tantissimi giovani volontari, si contano già 455 esseri umani salvati da morte certa. Anche Papa Francesco ha inviato una lettera di incoraggiamento agli attivisti di 40 Days for Life, «assicurando il suo sostegno orante» per tutti coloro che con la preghiera e le opere, «stanno salvando innumerevoli vite e dando gloria a Dio».
Auguriamoci che anche in Italia si diffonda al più presto questa benefica azione quaresimale: sarebbe il modo migliore per prepararsi alla Pasqua.