07/06/2013

I bambini percepiscono il dolore a 8 settimane dal concepimento

Nel corso di un’audizione, in un disegno di legge che vieterebbe gli aborti di tardo termine a livello nazionale, una esperta dello sviluppo embrionale umano ha informato i membri del comitato che i bambini non ancora nati hanno la capacità di percepire il dolore già a 8 settimane dal concepimento.

La Dott.ssa  Maureen Condic, prof.ssa di Neurobiologia e Anatomia presso l’Università di Utah si è  laureata presso l’ University di California, Berkeley. Lei è un nota scienziata le cui pubblicazioni sono apparse in numerose e rinomate riviste.
A 28 giorni (quattro settimane) dal concepimento nel feto si è già formata una forma rudimentale del sistema nervoso. In questa fase, il cervello primitivo è già organizzato; le cellule,infatti, nelle diverse regioni cerebrali  calzano già quelle che saranno le strutture del sistema nervoso e si preparano ad avere specifiche funzioni” ha detto ai legislatori.

La dott.ssa Condic ha spiegato, “Nel corso delle prossime settimane, il cervello crescerà enormemente e genererà molte complesse connessioni, ma l’organizzazione generale del sistema nervoso è formata già dalla quarta settimana. Questo è significativo perché dimostra che anche in questa fase iniziale, il cervello non è un mero insieme di cellule o una “tabula rasa” su cui si scriveranno i processi di sviluppo successivi . Come tutti gli organi embrionali, la struttura del cervello precoce “anticipa” la funzione del sistema maturo “.
Quando si tratta di dolore , l’evidenza scientifica è molto chiara nel dire che il dolore può essere sentito dalla ventesima settimana di gravidanza. Ma Condic ha detto che i bambini non ancora nati hanno la capacità di sentire il dolore da molto prima.

“I circuiti neurali responsabili della risposta più primitiva al dolore, il riflesso spinale, sono al loro  posto dall’ ottava settimana di sviluppo”, ha spiegato. “Questo è il primo momento in cui il feto sperimenta il dolore di qualsiasi tipo.”

A quel punto, lo scienziato ha confermato “un feto reagisce proprio come rispondono gli esseri umani nelle successive fasi di sviluppo: ritirandosi dallo stimolo doloroso.”

Molte delle connessioni neuronali si formano dalla 8 alla 10 settimana  ha confermato la dott.ssa Condric.

“Questo indica che il cervello già nel primo trimestre di gravidanza è una  rete intrecciata di fili, ben prima di raggiungere lo stadio fetale. La rapida creazione delle connessioni tra neuroni indica che la formazione del cervello è un processo attivo di progressiva costruzione delle strutture e delle relazioni richieste per il funzionamento del cervello maturo.”

“Per provare dolore, uno stimolo nocivo deve essere rilevato. Le strutture neurali necessarie per rilevare gli  stimoli nocivi sono presenti nella 8-10 settimane dello sviluppo umano”, ha continuato il ricercatore. “E’ universalmente accettato il fatto che il feto senta dolore nel primo trimestre. Il dibattito riguarda come viene vissuto questo dolore, vale a dire, se il feto ha la stessa esperienza di dolore che ha un neonato o un adulto. Mentre possiamo affermare che l’esperienza del dolore è soggettivo/personale, una serie di osservazioni scientifiche suggeriscono che certe strutture cerebrali siano necessarie nell’esperienza di dolore fisica e psicologica. ”

Sapendo che il feto sente dolore all’inizio della gravidanza ci dovremo porre la domande. Cosa fare allora?
Provocare dolore ad un creatura vivente è un atto crudele. Ignorare il dolore di un altro essere umano è un atto barbarico. Non è necessario sapere, se il feto umano è auto-riflessivo o consapevole di questo, per degnarlo della stessa considerazione che diamo alle altre specie animali capaci di sentire dolore. Dobbiamo semplicemente decidere se ignorare il dolore sentito dal feto oppure no”

Traduzione a cura di Carmen Fiore

Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da LifeNews in lingua inglese

Fonte: LifeNews

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