L’organizzazione Giuristi Per La Vita non ci sta alle inverosimili motivazioni fornite dal Ministero degli Affari Esteri in merito al voto contrario alla risoluzione ONU , rilasciate al quotidiano ‘Avvenire’ e incalza i politici.
In un comunicato stampa apparso nella serata del 11 Luglio 2014, l’associazione ‘Giuristi Per La Vita’, nella persona del suo Presidente, l’avvocato Gianfranco Amato, torna sull’argomento passato quasi inosservato.
Nella nota diffusa dall’Associazione si legge:
“Il 25 giugno 2014 il Consiglio dei Diritti umani delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione sulla protezione della famiglia e dei suoi membri, nonostante i quattordici voti contrari dei rappresentanti di alcuni Paesi che si sono opposti perché in essa è stata usata la dizione “famiglia” al singolare, e non quella di “famiglie”.
I Giuristi per la vita esprimono sconcerto e il più profondo disappunto per il fatto che il rappresentante dell’Italia si sia unito ai quattordici voti contrari, nonostante la stessa mozione sia in linea con i principi costituzionali del nostro Paese, ed in particolare con l’art. 29, il quale riconosce un’unica forma di famiglia, ovvero quella «naturale fondata sul matrimonio», fra uomo e donna, come più volte ribadito dalla Corte Costituzionale.”
E ancora:
“Colpisce, in particolare, la motivazione addotta dal Ministero degli Affari Esteri per giustificare il voto contrario dell’Italia alla predetta risoluzione, che peraltro si limita semplicemente ad impegnare a proteggere la famiglia per ragioni del tutto condivisibili come la tutela dei diritti umani, e in particolare delle categorie sociali più deboli. Significativo, a riguardo, appare quanto dichiarato dalla Farnesina al quotidiano “Avvenire”, ovvero il fatto che «nella decisione di voto è stata data priorità al principio della solidarietà europea e occidentale», ed è prevalsa l’idea di non «disgregare il fronte europeo che il Ministero degli Esteri considera essenziale soprattutto in coincidenza con l’inizio del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’UE».”
Sembra effettivamente assurdo che si prenda una posizione internazionale ‘solo’ per una mera solidarietà europea e occidentale volta ad evitare una disgregazione di verosimile ‘fronte europeo’ comune in fatto di politica estera che, peraltro, non sembra emergere nelle situazioni in cui servirebbe davvero una linea unica; esempio pratico sono le passate situazioni nel nord Africa e per ultimo la crisi in Ucraina; per assurdo l’Europa sembra ‘sfilarsi’ riguardo le problematiche internazionali e, quando non può farne a meno, ogni paese membro propone una sua teoria, soluzione e richiamo in maniera unilaterale; tutto sembra tranne aver mai avuto una linea comune.
La nota sottolinea, citando affermazioni dello stesso Premier Matteo Renzi, che una comunità senza principi e valori è destinata a non avere alcun futuro.
L’interpellanza di alcuni parlamentari è un atto dovuto per far emergere, quindi, le reali motivazioni alla base di questa presa di posizione e volta a far luce su questo cambio di direzione dei rappresentanti italiani nel Consiglio Dei Diritti Umani, chiedendo contezza sui fatti occorsi anche allo stesso Presidente Del Consiglio.
Il Comunicato stampa dei Giuristi Per La Vita è chiaro, diretto, non interpretabile e soprattutto ineludibile sotto il profilo delle richieste di chiarimenti, con una forza mediatica d’impatto che sottolinea la capacità di monitoraggio sotto tutti i punti di vista, a qualsiasi livello e di qualsiasi istituzione riguardo le attività di salvaguardia della ‘Famiglia’ e della ‘Vita’.
Redazione
Fonte Giuristi Per La Vita