12/02/2013

Il corteo per dire “sì alla vita”

“Difendere la vita sempre”. E’ lo slogan della “Marcia per la Vita” alla quale ha partecipato un migliaio di persone, aderenti alle associazioni che fanno capo al “Forum vita famiglia educazione”, che hanno sfidato il maltempo sfilando da piazza Croci per dire “no” a scelte quali aborto ed eutanasia.
“Vogliamo raccogliere un milione di firme in tutta Europa – spiega Rosa Rao, presidente provinciale del Movimento per la vita – per chiedere al Parlamento di Strasburgo di cancellare dai trattati la possibilità di distruggere embrioni.
Una sentenza della Corte di giustizia afferma che non esistono pre-embrioni, quindo cose come la pillola del giorno dopo distruggono esseri viventi, altrimenti non servirebbero”.
E il 16 giugno a Roma ci sarà un concentramento nazionale che andrà al Papa.
Al corteo, aperto da un passeggino vuoto con la scritta “volevo esserci anche io”, erano presenti giovani, anziani, scout, sacerdoti e coppie con figli, come Maria e Serafino Petrucci: “In tema di vita – commentano – cose ovvie e normali come i concetti di maschio e femmina sono diventate straordinarie e a volte senza tutela. Questa è una società che uccide i propri nati, come accade per la fecondazione assistita, dove per un tentativo riuscito ci sono molti embrioni sacrificati. Siamo sposati da 7 anni e abbiamo avuto un figlio, ma se non fosse stato così ci saremmo adeguati alla volontà di Dio. Ognuno è libero di fare quello che vuole, ma perchè gli Stati devono imporre certi fatti decidendo il destino dei figli?”
All’arrivo in piazza Verdi, in molti hanno raccontato la propria testimonianza, e tra questi Antonio Oriente, vicepresidente dell’Asscoiazione italiana ginecologi e ostetrici cattolici. “Ero un abortista – afferma – ma io e mia moglie non riuscivamo ad avere figli. Poi ho incontrato per lavoro una coppia che mi ha indirizzato verso la Chiesa. Frequentando le funzioni ho deciso di lottare per la vita, e sono stato ricompensato con la gravidanza di mia moglie. Ora non giustifico più l’aborto, neanche in casi estremi. Spesso si tratta di ragazze che non hanno mai avuto niente, e un figlio è l’unica cosa veramente loro, un evento che ti dà voglia di ricominciare e fornisce una carica nuova”.

di Massimo Gucciardo

banner Ireland

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.