E’ «illegittimo chiedere lo stato vaccinale degli alunni» e per questo motivo c’è «viva preoccupazione per atteggiamenti invasivi» da parte di professori e personale scolastico nei confronti dei bambini e delle loro famiglie «che possono determinare situazioni di disagio, emarginazione, umiliazione, perfino di bullismo».
E’ l’allarme lanciato da Fabio Biasi, Garante dei Diritti dei Minori della Provincia Autonoma di Trento, in un documento ufficiale indirizzato ai dirigenti scolastici della Provincia di Treno, al dipartimento istruzione e cultura e alla sovrintendenza scolastica.
Nella circolare il Garante sottolinea come siano pervenute «numerose segnalazioni» da parte di genitori che denunciano «pressioni più o meno esplicite nei confronti degli studenti che non hanno, o non hanno ancora, fatto la vaccinazione». Il Garante, dunque, lancia l’allarme sull’ «impatto sociale che» questo tipo di comportamenti possono «determinare sulla vita di relazione di bambini e ragazzi, tra di loro e nei confronti dei docenti».
Il dottor Biasi ha inoltre ricordato, nel documento, quali devono – o dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) essere le prerogative delle istituzioni scolastiche. Ovvero «il rispetto del diritto alla privacy» per quanto riguarda i dati sanitari; «la non discriminazione tra alunni», in particolare per quanto riguarda le scelte sanitarie adottate dalle rispettive famiglie e infine «l’effettività del diritto allo studio», che viene infatti messo a rischio da comportamenti discriminatori ed escludenti in merito al possesso o meno del Green Pass.
Un rischio, purtroppo, diventato realtà – il documento del Garante ne è una prova – e che già Pro Vita & Famiglia aveva denunciato a inizio mese, quando stavano per riaprire le scuole di tutta Italia. Un vero e proprio Green-Caos dove a farne le spese sono proprio i bambini, vittime di una politica fatta sulla loro pelle. L’unica soluzione per non discriminarli e non umiliarli, infatti – come spesso sta succedendo in queste prime settimane di scuola – non è rappresenta dal solo Green Pass, ma da misure idonee alla loro salute e alla loro educazione, quindi con tamponi salivari gratuiti, sistemi di areazione adeguati e rispetto del distanziamento e dei dispositivi di protezione personale.