A settembre abbiamo commentato con enorme sdegno e dolore la decisione del Procuratore generale Starmer di non perseguire i medici che avevano consentito aborti di bambine solo perché le madri volevano figli maschi. E la decisione del Procuratore è stata anche applaudita da esponenti politicamente corretti della “libertà di scelta” che ritenevano potesse essere psicologicamente e socialmente insostenibile per la donna una figlia femmina, e la legge inglese permette l’aborto ogni volta che la nascita del bambino possa compromettere la “salute mentale” della madre.
Ora – un po’ tardi, ma meglio tardi che mai – il Ministro della Sanità, Jeremy Hunt, si rende conto che è stata una vicenda piuttosto indegna di un paese civile. assicura quindi che emanerà delle linee guida in cui si chiarisce che la legge britannica non consente in nessun caso l’aborto sesso – selettivo.
Quindi se una donna, incinta di una femmina, desidera invece un figlio maschio, da oggi in poi, dovrà stare attenta a non dirlo, ma a dire solo che la gravidanza la farà diventare matta...
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Redazione