27/08/2013

Il mio bambino: umano allora, umano adesso

9 agosto 2013 (Secular Pro-life) – Era una tranquilla domenica sera e io e mio marito stavamo per staccare e andare a letto. Avevamo pensato di uscire per andare a vedere un film al cinema ma poi avevamo deciso di non andarci. Sono sollevata di aver fatto quella decisione, perché quella notte mi si sono rotte le acque. Era il 17 marzo, il giorno dopo il mio compleanno. Ero incinta di 36 settimane del mio primo figlio, che avrebbe dovuto nascere il “giorno delle tasse”, il 15 aprile. Quel venerdì ero uscita dal lavoro pronta per celebrare il mio compleanno a casa e godermi il tempo restante sola con mio marito. Invece ho avuto una sorpresa di compleanno: è nato il mio bel bambino. Questo è stato il più bel regalo che potessi ricevere. Quel che mi spezza il cuore è che, per tanta gente, mio figlio avrebbe potuto essere abortito perché non era ancora considerato pienamente umano. Anche se nato con un mese di anticipo era del tutto sano. Aveva due mani, due piedi, un cuore che batteva e ogni cosa che un uomo sano può avere. Il punto è che tutte queste cose le aveva molto prima delle 36 settimane, il che era evidente nel vedere l’ecografia durante la gravidanza. Siamo riusciti a scattare alcune sorprendenti foto e video di mio figlio in utero. La mia preferita è quella di quando lo abbiamo colto mentre sbadigliava. Ricordo la prima volta in cui siamo riusciti a sentire il suo cuoricino che batteva. Benché somigliasse a una piccola nocciolina aliena era una persona vivente che cresceva dentro di me. Man mano che la gravidanza procedeva sentivo quei movimenti nella pancia che sono diventati calci e colpi alle costole. Dire che mio figlio a quel tempo non fosse umano è una affermazione che spezza il cuore, oltre che essere imprecisa. È diventato umano nel momento in cui è stato concepito. La scienza lo confermerà. Forse non aveva un cervello pienamente funzionante, o una testa piena di capelli (non ancora) o la capacità di respirare da solo. Ma sapete che c’è? Tutti nasciamo senza qualche cosa. Rotule. Denti. Vista chiara. Capacità di ridere, sorridere o elaborare informazioni. E tuttavia non mettiamo mai in dubbio se I nati a termine siano “umani”. Al momento del concepimento è determinate il nostro intero DNA. Il colore dei nostri capelli, degli occhi, il sesso, tutto. Il nostro progetto genetico è impostato ben prima che i nostri corpi inizino a svilupparsi. Ricordo una immagine che abbiamo colto durante l’ecografia in 3D di nostro figlio. Era circa alla 30° settimana e aveva aperto uno dei suoi occhi. Ma gli umani non hanno occhi? Forse non poteva ancora vedere bene, ma era ben vivo. L’aborto ferma un cuore battente. Potreste averlo già sentito prima. Perché è vero. Quando una donna scopre di essere incinta, suo figlio ha già un cuore battente. E organi in sviluppo come la colonna vertebrale, il fegato, i polmoni. Come possiamo noi giustificare la distruzione del bambino nel grembo è imperscrutabile. Sono passati quattro mesi da quando mio figlio è nato: è sano e prezioso come non mai. Sorride tutto il tempo, ha cominciato a fare vocalizzi proprio pochi giorni fa, si è girato da solo per la prima volta. Guardare nei suoi occhioni azzurri mi ricorda di quando li ho visti sullo schermo dell’ecografia. A quel tempo non sapevo chi fosse quella piccola persona dentro di me, ma ora che lo so, posso dire con certezza che è umano ora come lo era allora.

Traduzione a cura di Gian Spagnoletti

Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da LifeSiteNews in lingua inglese

di LEENA KOLLAR

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