Quando qualcuno dovesse sentirsi scoraggiato per tutto il clamore che fanno le “conquiste LGBT” e per le vittorie in campo legislativo della cultura abortista ed eutanasista, potrà leggere l’articolo di Austin Ruse, sul sito Breitbart , che sostiene che “Le prove per l’ascesa del conservatorismo europeo sono ovunque“. Tanto che la sinistra sessista ne è addirittura scioccata (Sexual Left Shocked by Organized Pro Lifers in Europe). Magari pecca di eccessivo trionfalismo, ma alcuni dati di fatto sono innegabili e necessari ad incoraggiare quanti intendono perseverare nella buona battaglia.
Più di un milione di persone hanno marciato a Madrid, più volte, finché la legge sull’aborto è stata ridimensionata (non è una vittoria completa, resta una legge molto libertaria, ma può essere un inizio).
Quando il governo socialista francese ha legalizzato il matrimonio omosessuale, le famiglie francesi sono scese in piazza di Parigi, una forza di un milione e mezzo di persone (anche molti gay francesi hanno marciato con loro).
Le organizzazioni pro life, nascono , crescono e si diffondono con rapidità sorprendente (pensate anche alla nostra ProVita Onlus). A livello internazionale, l’articolo citato fa l’esempio dell’incredibile crescita in tutte le capitali europee degli uffici della “Fondazione Edmund Burke” che, a dire dello spagnolo Jorge Soley fondatore di European Dignity Watch, hanno “lo scopo di rovesciare gli effetti negativi della rivoluzione francese”. Le organizzazioni pro life sfruttano i nuovi sistemi di comunicazione e si aiutano a vicenda per rendere più massiccia e unita la loro azione; così è facile trovare un gruppo pro vita francese che aiuta il neonato gruppo croato; gli austriaci aiutano gli italiani; tutti insieme poi si riuniscono in convegni per attuare iniziative comuni.
Una di queste è stata “Uno di noi” : quasi due milioni di firme tra i cittadini europei hanno sollevato le problematiche sui temi cari alle associazioni pro vita (e la Commissione Europea non ha fatto una bella figura davanti all’opinione pubblica nell’ignorarle completamente).
La rete di collegamento formatasi tra queste associazioni fiorite così in fretta, ha permesso anche l’affossamento del Rapporto Estrela, un documento fortemente desiderato dalla sinistra omosessualista europea. Parlamento UE è stato letteralmente inondato da email, telefonate e lettere di milioni di cittadini da ogni angolo del continente.
Ha detto Ben Harnwell, sul sito Breitbart, “A differenza delle lobby laiciste radicali, la forza dei movimenti pro vita e pro famiglia si trova nelle persone “normali”. Per anni hanno tentato di farsi sentire, ma ora, in gran parte grazie ai nuovi mezzi di comunicazione che erano sconosciuti anni fa, possono far sentire la loro voce a tutti; e lo fanno!”
Redazione
Fonte: Breitbart