La preghiera per la fine dell’aborto dà fastidio.
Nella specie una veglia di preghiera per tutti i bambini e le mamme vittime della cultura della morte nell’Ospedale di Modena ha suscitato reazioni piccate e risentite.
Un gentile lettore, il signor Luigi Costantini, ci ha inviato un resoconto della sua esperienza:
“Nel giorno dell’Annunciazione del Signore, circa cento persone si sono riunite, hanno acceso le fiaccole, hanno camminato per le strade di Modena. Pregando il Rosario, cantando a Maria, ascoltando Vangelo, brani dei Pontefici e molte testimonianze. Tra queste, particolarmente toccante quella di una mamma che ha deciso di portare a termine una gravidanza grazie al sostegno offerto dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. “Loro mi hanno sostenuto, ora anche io li sostengo” dichiara, affermando anche la gioia di vedere ogni giorno i suoi figli. Altra testimonianza importante è quella di una famiglia che per cinque anni ha accolto un bambino, affetto da gravissime malformazioni e per il quale era stato programmato l’aborto.
La preghiera è terminata in Piazza Grande, ai piedi della statua della Madonna. Qui, seguendo le parole di don Maurizio, responsabile della Pastorale Familiare diocesana, nella luce della Risurrezione di Cristo abbiamo pregato per tutti i bambini, “sorriso di Dio” fin dal momento del concepimento. Come ha ricordato don Maurizio, alla nostra preghiera si è certamente unito il nostro Vescovo Antonio, passato nella Casa del Padre lo scorso febbraio. Insieme, abbiamo concluso pregando per tutti i nostri fratelli cristiani perseguitati nel mondo”.
Interessante vedere come ha reagito il capogruppo Pd, Paolo Trande: uno “sparuto gruppo di fondamentalisti”, che nel “pieno dell’intolleranza e dell’integralismo”, da anni “mette su uno spettacolo inqualificabile e rivoltante”. Così ha definito quelli che pacificamente pregavano “per”(sono circa 1600 i bambini abortiti ogni anno a Modena). Ed ironizza sulla festa dell’Annunciazione: “Una barzelletta”.
Le veglie della Comunità Papa Giovanni XXIII davanti al Policlinico di Modena, che dal 2000 ad oggi si sono ripetute ben 700 volte.
Val la pena leggere le dichiarazioni di Trande su ModenaToday (il link sopra) per valutare serenamente il grado di integralismo e intolleranza dei soggetti coinvolti nella vicenda.
Redazione
