17/12/2012

Intervista a Youth Defence

Rivolgiamo alcune domande a Ide Nic Mhathuna, militante storica e portavoce di Youth Defence, organizzazione di cui abbiamo già parlato e che rappresenta la punta di diamante della battaglia prolife irlandese e un modello attivistico per tutti gli antiabortisti a livello internazionale

Youth Defence ha mantenuto alla ribalta la tematica prolife in Irlanda, ha svolto un ruolo chiave nel bloccare diverse misure anti-vita adottate dal governo e si è costantemente impegnata nella educazione e nella mobilitazione del pubblico. E’ un’associazione  che  si rivolge attivamente alla gente, con azioni dirette e impegno pubblico. Gran parte del suo  successo è dovuto all’impostazione coerente senza compromessi.

1)Quando avete iniziato e perché? Potete farci una storia di Youth Defence?
Youth Defence nasce nel 1992 in seguito al cosiddetto Caso X. La Corte Suprema Irlandese aveva stabilito che l’aborto poteva essere permesso in Irlanda se la vita della madre era in pericolo, ma includendo in questo pericolo anche la minaccia di suicidio. Quell’anno si tenne un referendum per includere la decisione nella Costituzione. Sette giovani si riunirono e decisero di iniziare una organizzazione prolife nuova che si concentrasse sull’azione diretta e sul coinvolgimento del pubblico. Quell’anno organizzarono alcune delle maggiori iniziative prolife mai viste in Irlanda e contribuirono ad assicurare la vittoria dei prolife al referendum. Dal 1992 Youth Defence ha mantenuto alla ribalta la tematica prolife in Irlanda, ha svolto un ruolo chiave nel bloccare diverse misure anti-vita adottate dal governo e si è costantemente impegnata nella educazione e nella mobilitazione del pubblico. Youth Defence è andata crescendo ed è ora più attiva che mai.

2)Quali sono la forza, l’organizzazione e l’attività di Youth Defence oggi?
La grande forza di Youth Defence sono le persone.  Abbiamo la benedizione di avere dei volontari duri, devoti e di talento che non hanno mai paura di battersi per ciò che è giusto anche di fronte a avversità, persecuzioni, menzogne e a tutte le solite difficoltà che si incontrano quando ci si oppone a grandi ingiustizie. Siamo sempre rimasti concentrati, non siamo mai scesi a compromessi e questo ci è servito. I nostri provengono da retroterra, posti, esperienze diversi e questo aiuta a produrre campagne creative e intuitive, che funzionano. Siamo un’organizzazione di popolo, che si affida fortemente ai volontari locali in tutto il paese. Il Comitato Centrale è al quartier generale di Dublino ma abbiamo capi locali in tutto il paese che organizzano e galvanizzano le loro zone. Le nostre attività includono le campagne nazionali di propaganda, riunioni e creazione di gruppi di pressione, conferenze e campi giovanili, fino all’attività di strada faccia a faccia coi singoli. Lavoriamo anche nelle scuole dove abbiamo sviluppato un programma informativo sullo sviluppo del feto. Gestiamo diversi siti internet e prendiamo parte a discussioni e dibattiti sui media.

3)Siete contenti dell’attuale legge sull’aborto in Irlanda? Pensate che possa cambiare in futuro?
Il problema è che l’attuale legge irlandese sull’aborto non è chiara. Anche se la nostra Costituzione protegge sia la madre che il bambino, la Corte Suprema  nel 1992,  ha dichiarato legale l’aborto quando la vita della madre era a rischio, includendo in questo rischio anche la minaccia di suicidio, come si è detto. In 20 anni, diversi politici e esponenti abortisti hanno tentato di imporre l’aborto al popolo irlandese legiferando sulla base di quella decisione e questo, come si è visto in Inghilterra, porterebbe all’aborto libero. Recentemente, la Corte Europea dei Diritti Umani (ECHR) in un caso discutibile e senza evidenza medica di sorta, ha sentenziato che la legge irlandese deve essere resa chiara. Al momento non si fanno aborti in Irlanda grazie alle linee guida del nostro Ordine dei Medici e alla costante militanza del movimento prolife. Dopo la decisione della ECHR il governo ha creato un “gruppo di esperti” che dovrà dire quando e se può essere legale per una donna abortire in Irlanda. Purtroppo abbiamo un forte partito abortista nella coalizione di governo e abbiamo fortissime pressioni da parte di poteri internazionali ben finanziati come Planned Parenthood, per cui questo è un momento critico per i bambini non nati in Irlanda. Se solo avessero la possibilità,questi poteri legalizzerebbero l’aborto in Irlanda alla prima occasione. La sola cosa che li può fermare è un movimento prolife ancor più vigilante, attivo, devoto e rigido che mai.

4)Quale è stato il vostro segreto? Trasformare le parole in azioni?
In parte abbiamo già spiegato con la risposta alla seconda domanda ma per approfondire la questione … si  .. il fatto di essere attivamente prolife, e di rivolgerci al popolo, apertamente e su una base di continuità è stata una parte importante del nostro successo. Noi non crediamo nel “predicare a quelli del coro” e abbiamo sempre incoraggiato l’azione diretta e l’impegno pubblico. Gran parte del successo è dovuto all’impostazione coerente senza compromessi; la consapevolezza che verità, scienza e medicina sono dalla tua parte ti aiuta! Non puoi perdere in un dibattito quando sai che hai ragione e hai il coraggio delle tue convinzioni. Sappiamo quanto sia importante formare le persone con la conoscenza, l’informazione e la mentalità giusta e positiva.

5)Avete anche una sezione internazionale, la International Youth Defence. Potete dirci delle sue attività?
L’ultima nata di Youth Defence è la sezione di Bruxelles dove sono conosciuti come “Generation Pour la Vie”. Si concentrano su attività pubbliche e dirette e organizzano attività di informazione di strada su basi regolari. Noi lavoriamo con molti altri movimenti prolife nel mondo scambiandoci idee e suggerimenti, per esempio la nostra campagna “You, Me Everybody” (tu, io, tutti) si è svolta in ben tre continenti.

di Marzio Bianchi

 

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