In un recente articolo di Massimo Introvigne, intitolato Prossima fermata: eutanasia, il noto sociologo italiano avverte: “Anche da noi la strada è tracciata: appena approvata la legge sull’omofobia, seguita da quella sulle unioni omosessuali, il Parlamento si occuperà di eutanasia.”
Mentre si discute di eutanasia in Francia, la giornalista Stéphane Kovacs ha pubblicato sul quotidiano «Le Figaro» un’agghiacciante inchiesta su come vanno le cose nel vicino Belgio (…) Una proposta di legge che mira a estenderla – come in Olanda – ai minorenni «capaci di discernimento» e ad alcune categorie di malati mentali – che «chiederebbero» l’eutanasia «tramite» i loro parenti, cioè sarebbero messi a morte senza avere voce in capitolo – gode secondo i sondaggi del favore della maggioranza della popolazione.
[…]L’eutanasia in Belgio ormai è considerata normale.
Nel 2012 i casi di eutanasia sono aumentati del 25% rispetto al 2011, nel 2013 stanno ancora aumentando e rappresentano ormai il due per cento di tutti i decessi sul territorio belga. Sono 1.432 i morti per eutanasia del 2012, e aumenteranno certamente nel 2013.
La chiave degli spaventosi numeri belgi sta nella legge che permette di chiedere di morire non solo per gravi «sofferenze fisiche» ma anche per «sofferenze psichiche» che il paziente denuncia come intollerabili.
I medici che fanno parte delle commissioni chiamate a esaminare le richieste lo confessano: alla fine, decide il paziente perché il medico non ha nessun criterio sicuro per escludere la presenza di una sofferenza psicologica che qualcuno dichiara di non riuscire più a sopportare.
E l’inchiesta della giornalista francese rivela come negli ospedali i malati di Alzheimer e di alcune forme di cancro «spariscano» – i pazienti in cura per l’Alzheimer sono diminuiti del venticinque per cento in due anni -, qualche volta per l’eutanasia formale amministrata secondo la legge, qualche volta più rapidamente e discretamente. “(…) Sembra un film dell’orrore, ma è già realtà. Oggi in Belgio e in Olanda, domani in Francia, dopodomani in Italia”.
Inviatiamo quindi i nostri lettori a firmare la petizione di Voglio Vivere indirizzata al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, e continuare così a fare la tua nostra parte in difesa della vita “dal concepimento fino alla morte naturale”.
Grazie a te nuove persone sottoscriveranno la petizione contro la proposta popolare di legge per la legalizzazione dell’eutanasia nel nostro Paese.
Il tuo contributo è importante per tutti noi! Clicca qui per firmare la petizione
Samuele Maniscalco
Responsabile della Campagna Voglio Vivere