Libertà alle donne? E libertà sia. Sono tante le donne costrette ad abortire per motivi economici, magari perché abbandonate dal compagno, o perché non abbienti, o per problemi di salute, o perché hanno già altri figli e non saprebbero come mandare avanti la propria famiglia con una bocca da sfamare in più. Di fronte a una gravidanza inaspettata, sono tanti i problemi che possono far sì che una donna ritenga di non avere altra scelta che l’aborto. E non veniteci a dire che questa sarebbe libertà.
Ottima, dunque, la mozione «a sostegno della vita nascente» approvata dal consiglio comunale di Iseo, per fornire un aiuto mensile alle donne con gravidanze difficili che scelgono di dare alla luce il proprio figlio, e «un adeguato finanziamento verso associazioni e progetti che abbiano istituito piani di aiuto alla vita nascente, quali ai Cav (Centri di aiuto alla vita) e i Mpv (Movimenti per la vita). Il documento è stato presentato dall’assessore al Bilancio Giovanna Prati, in veste di consigliere. Approvato, ma senza il voto della minoranza di centrosinistra, che ha lasciato l’aula».
Sono tante le realtà pro life che si occupano di ascoltare le donne con gravidanze difficili e di tendere loro la mano, offrendo valide alternative all’aborto. Quest’ultimo, tra l’altro, espone le donne che vi fanno ricorso a possibili gravi rischi per la loro salute fisica e psichica, cosa che tanti filoabortisti spesso evitano di dire (eppure, si autoproclamano difensori delle donne).
Insomma, con più mozioni di questo genere veramente il nostro Paese potrà compiere passi in avanti nella tutela tanto della vita nascente, quanto delle donne: perché la prima non esclude affatto la seconda, anzi, la garantisce.