Ben Johnson, su LifeSiteNews.com, ha intervistato Tada Joni Eareckson: la sua canzone “Alone yet not alone” (Sola, ma non sola) era stata nominata per l’ Academy Award, ma la commissione per l’Oscar ha revocato la nomina.
“Posso solo immaginare il dispiacere degli autori, anche se questo non compromette la bellezza della canzone o del suo messaggio”.
Tada, è costretta alla sedia a rotelle da quando ha avuto un incidente, tuffandosi, all’età di 17 anni. Ottimisticamente è comunque lieta “per l’attenzione che la nomination ha portato a questa bella canzone e al film che l’ha ispirata”.
“La decisione della comissione della revoca della nomination potrebbe addirittura portare ulteriore attenzione, e io spero solo che questo possa ulteriormente sostenere il messaggio e l’impatto della canzone”, ha detto piena di speranza.
La nomination della canzone Alone Yet Not Alone ha sorpreso molti, poichè il film di cui è la colonna sonora, mostra come la fede cristiana sostiene una famiglia catturata dagli indiani Delaware durante la guerra Franco-Indiana: perciò è un film che ha avuto pochissima pubblicità e quindi un piccolo pubblico.
L’ Academy of Motion Picture Arts and Sciences aveva dato la nomination ai compositori della canzone Bruce Broughton e Dennis Spiegel per il premio “miglior canzone originale”. Ma poi la commissione l’ha revocata, dicendo che Broughton aveva mandato una e-mail ai membri dell’accademia per segnalare il suo pezzo, dando al film un ingiusto vantaggio, secondo il presidente Cheryl Boone Isaacs.
Joni ha detto che non sa per quale ragione reale la nomination sia stata revocata. Ma se è stato per ragioni che riguardano il messaggio del film, che è basato sulla fede, non c’è da sorprendersi che Hollywood l’abbia scartato. Cristo: “è stato scartato da avversari ben più possenti dell’industria dell’intrattenimento.”
Tada ha pregato Dio prima di incidere la canzone che era stata nominata all’Oscar “ Tu conosci questo corpo. Hai formato questo corpo. Questo è un corpo quadriplegico, i miei polmoni sono limitati, ma presento a Te tutte le mie debolezze…Per favore dammi la Tua Forza.”
Da quando Joni è rimasta paralizzata ha intrapreso un cammino di fede sempre più profonda e ha fondato “Joni and Friends”, nel 1979. Fa ogni giorno un breve intervento alla radio che è ascoltato in tutto il paese, ed è diventata una decisa sostenitrice del diritto alla vita dal concepimento fino alla morte naturale. “Il bambino che si sviluppa nel grembo di sua madre, dopo pochi giorni di gestazione si muove di più di me, è una vera vita umana, è una persona. Dobbiamo dare tutto ciò che abbiamo per proteggere quella vita.”
Ha poi espresso preoccupazione riguardo ai programmi governativi che intendono limitare le cure per le persone disabili. La nomination di una canzone di una cantante con il 51% della capacità polmonare è la dimostrazione che anche i disabili hanno delle opportunità!
Traduzione a cura di Pier Francesco Squintani
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Fonte: LifeSiteNews