La onorevole signora Laura Boldrini ignora che, in base alla legge 40, l’utero in affitto in Italia è considerato reato.
Lo abbiamo notato viste le dichiarazioni rilasciate ieri alla Repubblica.
La onorevole signora, infatti, dicendo che l’utero in affitto è una “realtà che va normata”, probabilmente ignora il fatto che è già prevista da una fattispecie (di reato) nel nostro ordinamento.
In proposito Massimo Gandolfini, Presidente del Comitato difendiamo i Nostri Figli, in un comunicato stampa rilasciato a seguito delle discusse dichiarazioni della “presidenta” uscente della Camera ha detto: «La Boldrini è disinformata anche quando definisce “divisivo” il tema dell’utero in affitto, poiché non tiene conto degli appelli per la messa al bando globale dell’utero in affitto, rivolti alle Nazioni Unite da tutte le principali organizzazioni femministe del mondo, tra cui Se non ora quando – Libere [e poi Arcilesbica, e Laboratorio Donnae, LEF – Coordinamento italiano della Lobby europea delle donne e Rua, tanto per dirne alcune altre, ndR] . Non considera inoltre che nella stragrande maggioranza degli Stati del pianeta l’utero in affitto è illegale ed è punito con la massima severità. Solamente alcune lobby economiche e del pensiero unico ne chiedono una regolamentazione che di fatto si traduce nella legalizzazione del mercimonio dell’utero delle donne e della vita nascente».
Non possiamo che sottoscrivere al 100% le considerazioni dell’amico Gandolfini.
E i particolare:
1 – Non si può e non si deve legalizzare tutto ciò che è possibile in pratica fare. Anche i “femminicidi” si fanno, ma non per questo vengono legalizzati, bero signora?
2 – La Boldrini, che si vanta di essere una super femminista, evidentemente ritiene giusto che si possano comprare e vendere i bambini e le donne che li partoriscono
La Boldrini si candida a governare il Paese con la lista Liberi e Uguali: alle prossime elezioni ricordiamocelo bene.
Redazione
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto