La Buona Notizia di oggi è una vittoria contro l’eutanasia.
Attualmente in cinque Stati federati americani è possibile l’eutanasia.
Invece, hanno dovuto incassare una sonora sconfitta: 5 a 0. Tutti i giudici della Corte Suprema del New Mexico hanno votato contro l’eutanasia: non esiste il diritto a morire.
Ad essere più precisi, i giudici hanno votato contro la forma “propedeutica” dell’eutanasia che la neolingua chiama suicidio assistito: ammettere che uno possa togliersi la vita da sé è il primo passo. Il secondo è ammettere che uno possa farsi aiutare da qualcun altro, quindi farsi uccidere, e poi si ammette che si possa uccidere chi si pensa o si presume non voglia più vivere. Alla fine è consentita di fatto l’eutanasia a discrezione dei medici e/o dei parenti, a prescindere dall’attuale volontà del paziente.
Questo è il dato di fatto storico dimostrato ampiamente in tutti i luoghi dove l’eutanasia è stata introdotta: i paletti “rigorosissimi” hanno retto pochi mesi.
I giudici hanno poi detto chiaramente che la eventuale legittimità dell’eutanasia deve essere sancita dal legislatore. Se ci sarà una legge, allora i giudici provvederanno a farla rispettare.
Gli attivisti del partito della morte, quindi si stanno dando da fare per proporre un’iniziativa in tal senso. Intanto, però, il diritto di vivere delle persone anziane, deboli e handicappate, e il diritto di essere accompagnati alla morte con dignità dei malati terminali è ancora salvo.
Arrivederci a domani, con un’altra Buona Notizia!
Redazione
Fonte: Lifenews.com
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