E’ davvero una buona notizia apprendere che il 98 per cento delle donne in gravidanza infettate con il virus Zika darà alla luce bambini normali.
In questo momento negli Stati Uniti, i Centers for Disease Control si stanno occupando di quasi 600 donne in gravidanza e che hanno contratto il virus Zika: molte di loro si trovano ad affrontare una crescente pressione perché abortiscano i loro bambini.
Alcuni gruppi pro-aborto, in America del Sud, stanno facendo propaganda terroristica anche nei confronti di donne incinte che non è certo che abbiano contratto la malattia.
Tuttavia, il rischio di difetti alla nascita non è così grande come molti sembrano credere.
“C’è un sacco di malintesi e di paura inutile sul virus Zika,” ha detto Donna Harrison, direttore esecutivo della Associazione Americana Ostetrici e Ginecologi Pro Life.
Il virus può essere causa di microencefalia solo se contratto nel primo trimestre di gravidanza e solo nell’1 – 2 % dei casi.
Gli scienziati, inoltre, stanno lavorando per sviluppare un vaccino. In Messico, hanno creato una valvola 3D per curare in grembo i bambini con la microencefalia.
Di contro i politici pro aborto, in USA, hanno bloccato gli stanziamenti per la ricerca e la Planned Parenthood è intensamente impegnata a mandare personale in giro per la Florida, che bussa alle porte delle donne, a Miami, per promuovere l’aborto in caso di sospetta infezione.
Le famiglie dei bambini affetti da microencefalia hanno dato una splendida testimonianza contro l’aborto eugenetico, sostenendo l’alta dignità dei loro bambini, anche se destinati a una vita breve.
Redazione
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