Oggi la buona notizia sta nella testimonianza di uno, che può dare speranza a molti.
Jeremy era gay. Ora ha ritrovato se stesso ed è felice.
E’ stato membro attivo della comunità gay dai 14 ai 18 anni. Ha cominciato a drogarsi, poi ha cominciato a travestirsi da drag queen e a 23 anni ha iniziato le cure per trasformarsi in donna.
Però era profondamente infelice e nel frattempo sono cominciati gravi problemi di salute.
«Nel 2011 la grazia di Dio e la Sua misericordia mi hanno salvato. Ero molto stanco... se non fosse stato per la Sua correzione, se non avessi sentito il suo amore per me, sarei morto... Ero davvero spaventato, ma la sua misericordia mi ha salvato»
La conversione di Jeremy non è stata una cosa facile... è stata una vicenda sofferta, nel giro di alcuni anni, fatta di decisioni prese e di ricadute nel vizio e nell’angoscia autodistruttiva. Ma alla fine Jeremy ce l’ha fatta e sta bene in salute: si sente miracolato.
Ogni volta che si rimetteva in carreggiata, Jeremy riconquistava la pace, ogni volta che si poneva docilmente all’ascolto del Padre, ritrovava l’Amore vero. Quello che non fa mai male, quello che non delude, quello che dà la gioia profonda.
«E’ un amore che richiede tempo, ma è una relazione per sempre: la misericordia di Dio dura in eterno», è una relazione che dà speranza: «Gesù Cristo è la vita, il respiro, l’acqua, il pane per le nostre ossa... si può avere un’altra vita con lui».
Redazione
Fonte:La pagina Facebook di Jeremy Mendoza
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