La Buona Notizia viene da Ashley, una donna devastata dalla sindrome post abortiva, che però oggi dà la sua testimonianza: “Guarire si può”.
«È una vittoria incredibile contro un male che ti attanaglia dentro e che sembra non darti scampo.
E’ una lotta difficile da non sottovalutare, contro un nemico che ti spinge verso il baratro della dipendenza da alcol, droga... verso l’autodistruzione, verso il suicidio».
A 18 anni è stata “convinta” ad abortire da sua madre... no, dice Ashley, «l’aborto non è mai una scelta. Avrei dovuto dire di no, ma non avevo argomenti».
Poi, dopo anni di buio, a poco a poco Ashley ha cominciato a vedere la luce: tutte le persone che Dio aveva messo sul suo cammino che le hanno parlato dolcemente di vita, in tutti i campi della sua esistenza: l’alcol, la droga, i pensieri suicidi la risucchiavano verso il buio, ma pian piano quelle voci le hanno fatto capire che non era così che poteva trovare la soluzione al suo problema.
Dio ha sfondato un muro di dolore. Ora Ashley sa che il suo bambino morto l’ha perdonata e lei ha cominciato a perdonarsi. Offrire la sua testimonianza alle altre donne in crisi e sentire che ad esse lei, Ashley, con tutto il suo dolore può fare e fa del bene, è un balsamo che lenisce una ferita profonda. Una cicatrice che per sempre resta, ma la ferita ha cominciato a guarire davvero.
Arrivederci a domani, con un’altra Buona Notizia!
Redazione
Fonte: LiveAction
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