Oggi la buona notizia arriva dal Guatemala.
Lo scorso fine settimana, dall’11 al 13 novembre, si è tenuto nel Paese dell’America Centrale il VII Congresso Internazionale Pro Vita, sotto la denominazione di “Generación Vida”.
Tra i partecipanti, alcuni dei più importanti leader mondiali che si battono per la difesa del diritto alla vita e della famiglia naturale: l’argentino Jorge Scala, le messicane Neydy Casillas e Lianna Rebolledo, Carlos Beltramo e Carlos Polo del Population Research Institute, gli statunitenis Clay Olsen e Patricia Sandoval e il peruviano Alejandro Bermúdez, direttore di ACI Prensa.
Ma soprattutto è stata massiccia la partecipazione dei giovani:oltre un migliaio e provenienti da 25 Paesi del mondo. Senza contare un altro migliaio che ha seguito le conferenze attraverso il web. In contrasto con quanti pensano che le battaglie sui temi bioetici appartengano esclusivamente a gente ottusa ed avanti con gli anni, tutti i giovani coinvolti dal Congresso si sono impegnati a promuovere la cultura della vita.
Durante l’evento sono stati affrontati molti argomenti, dall’aborto ai (veri) diritti delle donne, dalla pornografia alla fecondazione artificiale, dalla contraccezione all’importanza del matrimonio. Si è pure sottolineato come i media manipolino volutamente le informazioni su questi temi, in modo da falsare ogni dibattito e favorire così la cosiddetta cultura della morte.
Il congresso ha chiesto agli Stati di rispettare la dignità della persona umana dal concepimento alla morte naturale, nonché la promozione della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, unica realtà atta a proteggere ed educare i figli.
Ospite d’onore al Congresso è stato il presidente del Guatemala, Jimmy Morales, il quale ha avuto modo di lanciare un messaggio incoraggiante e degno di nota, specie perché pronunciato da un politico.
«Come sapete – ha dichiarato – non sono a favore dell’aborto, ma sarò sempre a favore della vita, della famiglia e del matrimonio». «Ogni sforzo per promuovere, rispettare e garantire la vita umana è motivo di ammirazione e degno di essere imitato da qualunque settore della società», ha aggiunto.
Per il presidente del Guatemala, la vita è «il maggior privilegio che ha l’essere umano per svilupparsi pienamente» e per questo ha voluto omaggiare l’importante incontro internazionale.
Coraggio allora, non tutto è perduto: quando siamo delusi o stanchi, pensiamo che nel mondo ci sono tanti altri amici che la pensano come noi e lottano per far trionfare la ragione e il buon senso!
Redazione
Fonte: AciPrensa
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