La Buona Notizia di oggi ha per protagonisti una hostess coraggiosa, una ragazzina adolescente e un uomo di mezza età ben curato.
Impegnata sulla tratta aerea Seattle-San Francisco, l’assistente di volo è infatti riuscita a capire che la ragazzina era vittima del terribile mercato di esseri umani. A questa presa di coscienza ha di certo contribuito la formazione che l’equipaggio di bordo negli Stati Uniti è obbligato a seguire fin dal 2009.
Attenzione, con questa Buona Notizia non vogliamo affatto incentivare l’idea che tutti gli uomini siano “cattivi” e che le donne siano vittime di un mondo misogino. A farci il lavaggio del cervello in tal senso ci pensa già la martellante propaganda sul cosiddetto “femminicidio” (per la cronaca: le donne assassinate ogni anno sono circa 130, gli uomini assassinati 400, gli uomini suicidi circa 3200. Le donne suicide sono circa 800 e il suicidio è doppio nelle donne sole).
Chiarito questo, il problema del traffico di essere umani è reale, anche nella civile America: solo nel 2016 il Dipartimento Immigrazione degli Stati Uniti ha arrestato 2000 trafficanti identificando almeno 400 “schiavi”. Quando una persona viene salvata è dunque sempre una buona notizia.
La nostra speranza è che, su diversi piani, si possa tornare a rimettere al centro la dignità di ogni persona umana: dei bambini concepiti e non ancora nati, dei bambini e delle persone “non perfette” (secondo quali parametri, poi?), dei bambini che vengono commissionati e comprati, delle donne che vengono utilizzati alla stregua di “forni” con l’utero in affitto, dei malati e degli anziani... ogni vita vale.
A domani, con un’altra Buona Notizia!
Redazione
Fonte: Il Giornale
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