La Buona Notizia di oggi è la testimonianza di Juda Myers, una donna sposata, con figli, realizzata nella vita, che ha sempre saputo di essere stata adottata, e che ha avuto la gioia di conoscere anche la sua madre biologica.
Inizialmente non aveva il coraggio di cercarla per paura di ferire i genitori adottivi a cui ha sempre voluto il bene che si vuole a dei genitori veri. Poi loro stessi l’hanno invitata a farlo.
Non è stata facile la ricerca. Inizialmente sembrava che la madre biologica fosse morta, poi alla fine la verità: era stata violentata.
«Immediatamente, sono scoppiata in lacrime per la mia mamma», e Juda, da quel momento, ha cominciato a sentirsi lei in colpa. Dopo quasi 10 anni, finalmente, l’ha ritrovata, la madre, in una casa di cura Alabama. Anch’ella aveva cercato per quasi 50 anni di ritrovare sua figlia. Seduta sulla sedia a rotelle, le ha raccontato della violenza di gruppo subita, che l’aveva lasciata mezza morta per la strada.
Nonostante le pressioni, la donna si rifiutò di abortire, ma non si sentiva di crescere un figlio: l’ha data in adozione affinché trovasse una famiglia in grado di volerle bene e di educarla con amore. Non si è mai pentita di aver dato la vita a Juda, e alla fine dopo lunghi anni è riuscita anche a perdonare, nel cuore, gli stupratori. Allora Juda non si è più sentita colpevole. Ha continuato a frequentare la sua madre biologica (nella foto), conosciuta a 48 anni, per altri sette anni, finché l’anziana signora non è morta serenamente, felice d’aver potuto ritrovare quella figlia che certo non era stata desiderata, ma era stata sempre, comunque , amata.
Redazione
Fonte: LifeSiteNews
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